Elezioni 2022, sondaggi politici: Calenda in calo. Fratelli d'Italia e Pd primi partiti

Il sondaggio settimanale di Swg. Il dato aggregato di Azione e +Europa al 6,5%. Salgono Lega, Forza Italia e M5s

Carlo Calenda (Ansa)

Carlo Calenda (Ansa)

Roma, 9 agosto 2022 - Elezioni politiche 2022, prosegue il testa a testa fra Fratelli d'Italia e Partito democratico nella leadership di questa campagna elettorale. Secondo il sondaggio settimanale realizzato e diffuso ieri da Swg, le intenzioni di voto in vista del prossimo 25 settembre riguardanti il partito di Giorgia Meloni toccano il 23,8%, mentre quelle del Pd di Enrico Letta sono al 23,3%. Per entrambi si registra una flessione dello 0,4% per cento rispetto al sondaggio del 1 agosto.

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Cresce invece la Lega di Matteo Salvini che si attesta al 12,5%, con un incremento dello 0,5%. Seguono M5s al 10,4% (+0,4%); Forza Italia 8% (+0,5%). Il dato aggregato di Azione e +Europa, dati ancora insieme nonostante lo strappo di Carlo Calenda con il Pd, raggiunge il 6,5% con una flessione dello 0,3%.

Per quanto riguarda la classifica del gradimento dei leader politici verso le elezioni politiche del prossimo 25 settembre, è sempre Giorgia Meloni a condurre la graduatoria con il 32% delle preferenze. La leader di FdI è seguita da Giuseppe Conte (25%). Si registra un testa a testa tra Enrico Letta e Matteo Salvini entrambi al 23%. In coda Carlo Calenda (20%) e Silvio Berlusconi (19%).

L'elettorato di centrodestra, secondo il sondaggio, risulta essere il più motivato ad andare a votare. Fuori dai due principali poli l'astensione è invece alta. Infatti, numeri alla mano, solo il 28% tra gli elettori di destra e centrodestra non andrà a votare mentre annuncia la sua astensione il 54% dell'elettorato di Centro e il 31% di quello di sinistra e centrosinistra. Infine il 67% di chi non si recherà alle urne è tra i politicamente "non collocati".

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Tra le poche certezze sull'esito del voto del prossimo 25 settembre c'è l'astensionismo, si dichiarano pronti ad andare a votare poco più della metà degli aventi diritto. Sempre secondo il sondaggio Swg, attualmente infatti soltanto il 58% degli elettori è fermamente intenzionato a recarsi alle urne. Tra il 42% degli astenuti tuttavia c'è chi ancora non ha preso la decisione definitiva (17%), solo il 9% è sicuro di non andare, mentre un altro 9% deciderà poco prima delle elezioni.

Il motivo della dissaffezione è per il 30% degli intervistati l'offerta politica poco convincente e la disillusione. Convinto che votare non serve a nulla è il 28% dei partecipanti al sondaggio, mentre il 21% si dice non interessato alla politica. Il 16% invece boicotta le urne "per protesta", seguito dal 13% "disgustato dalla politica". Solo il 6% afferma "impossibilitato a votare il 25 settembre".