Liz Truss, arriva il 'custode' Jeremy Hunt. Stracciato il piano economia della premier

Il nuovo cancelliere dello scacchiere piazzato per tenere a bada il primo ministro che sembra avere sempre più i giorni contati

Londra, 17 ottobre 2022 - Per la prima ministra britannica Liz Truss i giorni, se non addirittura i minuti, sono ormai contati. Stamattina, il suo nuovo cancelliere Jeremy Hunt ha fatto marcia indietro sull’intera mini-finanziaria annunciata dal suo predecessore (silurato settimana scorsa) Kwasi Kwarteng, che era grande amico della premier e aveva concordato la manovra punto per punto con la Truss. Hunt, visto ormai come il vero primo ministro nonché custode della Truss, ha annunciato una completa e umiliante inversione a U sull’intero piano finanziario della premier, di fatto cancellando anche ogni punto del manifesto Truss che l’aveva vista eletta leader (dai membri del partito conservatore) appena 40 giorni fa.

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Pur non avendo alcuna competenza finanziaria, Hunt è considerato un paio di mani esperte, avendo guidato i ministeri degli esteri, della sanità e della cultura, e sarebbe stato piazzato al numero 11 di Downing Street (tradizionalmente la residenza del cancelliere) per tenere a bada la Truss, considerata ormai troppo "tossica" per restare al potere.

Jeremy Hunt e Liz Truss
Jeremy Hunt e Liz Truss

Nel weekend, i tory si sarebbero consultati per cercare di far fuori la premier nei prossimi giorni, sostituendola con il tandem Penny Mordaunt e Rishi Sunak, i due maggiori rivali della Truss nella corsa alla premiership durante l’estate. Tra gli altri papabili ci sarebbero anche Ben Wallace, ministro della difesa, Jeremy Hunt stesso (che per due volte ha provato invano a correre per la leadership) e c’è persino chi auspica il ritorno di Boris Johnson (attualmente negli USA a monetizzare la propria fama come speaker). Il problema per il partito è che la Truss non può essere detronizzata così facilmente, a meno che non sia lei a decidere di andarsene. Quindi il complotto sarebbe quello di cambiare le regole del 1922 Committee, l’organo responsabile per il carosello dei leader conservatori, per permettere un cambio di leadership al più presto.

Nel frattempo, i danni all’economia e alla reputazione della Gran Bretagna nel mondo, creati dalla manovra Kwarteng, rimangono enormi. La sterlina è crollata ai minimi storici immediatamente dopo l’annuncio di Kwarteng, il 23 settembre scorso, e sta risalendo molto lentamente. I tassi d’interesse sono schizzati in alto, creando un terremoto nei mutui e costringendo la banca d’Inghilterra ad intervenire con un pacchetto di 20miliardi per calmare i mercati e comprare le obbligazioni del tesoro. L’inflazione è alle stelle e si prospetta un inverno durissimo, con i prezzi energetici ai massimi livelli. In più, ogni volta che la Truss apre bocca i mercati crollano ed è anche per questo che i tory sono decisi a rimuoverla al più presto. In tutto questo, l’opposizione ormai sente odore di sangue e sta circolando intorno alla Truss, chiedendo sempre più insistentemente le elezioni anticipate. Se dovessero essere domani, i tory verrebbero annientati e i poll prospettano una vittoria schiacciante dei laburisti con una potenziale maggioranza storica di 364 deputati e con gli scozzesi del SNP all’opposizione.