Vaccino Pfizer anti-Covid: all'Italia 27 milioni di dosi

La Ue ha dato il via libera all'acquisto di 300 milioni di dosi destinate all'Europa

Il quartier generale Pfizer a New York (Ansa)

Il quartier generale Pfizer a New York (Ansa)

Roma, 11 novembre 2020  - La buona notizia sul fronte della lotta al Coronavirus arriva da Bruxelles. Adesso è ufficiale: questa mattina il collegio dei commissari dell'Ue ha dato il via libera a sottoscrivere il contratto per il vaccino anti-Covid 19 con Pfizer-Biontech, fino a 300 milioni di dosi. Lo ha annunciato il portavoce dell'Esecutivo comunitario, Eric Mamer. 

Il bollettino Covid dell'11 novembre

Si tratta di un ulteriore passo importante per dotare la comunità internazionale di un'arma di fondamentale importanza nella lotta al Covid. Nei giorni scorsi la Pzifer aveva annunciato al mondo che il vaccino che sta testando - già nella cosiddetta fase 3, una fase avanzata - che il vaccino era risultato "efficace al 90%" suscitando soddisfazione e la speranza. 

"Abbiamo autorizzato un contratto per un massimo di 300 milioni di dosi del vaccino sviluppato dalla società tedesca Biontech e Pfizer, ha dichiarato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen annunciando di aver opzionato una grande quantità di dosi. Una volta che il vaccino sarà disponibile, ha aggiunto "il nostro piano è di distribuirlo rapidamente, ovunque in Europa".

Peer quanto riguarda l'Italia, arriverà, in base ad accordi già presi sulle quote da distribuire, il 13,51% (della perima tranche di 200 milioni di dosi), ovvero 27,2 milioni di dosi. Questo ovviamente se tutto andrà bene, se una volta completata positivamente la fase sperimentale, ci sarà il via libera dall'Agenzia europea del farmaco (Ema) e la conseguente autorizzazione alla commercializzazione nel mercato Ue.

La temperatura

Sulla necessità o meno di uno stoccaggio dei vaccini in frigoriferi a bassissime temperature (si è parlato anche di - 80°), interviene oggi Federfarma. 

È necessario "programmare bene" la distribuzione del futuro vaccino anti-Covid, ma le temperature sotto lo zero ai fini della distribuzione "non sono un problema". Lo ha sottolineato a Sky TG24 Business il presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi. "Ci saranno più vaccini e non tutti saranno -80 gradi. Siamo abituati e siamo pronti, anche la distribuzione - ha detto - non sarà un problema".