Vaccini, Arcuri: "Taglio dosi da Moderna". J&J: efficacia 66%. Astrazeneca: contratto Pdf

Dopo i problemi con Pfizer e AstraZeneca sale ancora la preoccupazione: "Ci mancano almeno 300 mila dosi. Il vaccino non è una bibita né una merendina". L'Ue pubblica il contratto con AstraZeneca, Von der Leyen: "Accordo è chiarissimo, ci sono ordini vincolanti". In Ungheria approvato il vaccino cinese Sinopharm. Da Novartis supporto al siero Pfizer-BioNtech

Domenico Arcuri (Ansa)

Domenico Arcuri (Ansa)

Roma, 29 gennaio 2021 - Anche Moderna ha annunciato un taglio sulle consegne del vaccino contro il Covid. L'annuncio è stato fatto dal commissario per l'emergenza Domenico Arcuri: "Moderna ci ha appena informato che per la settimana del 9 febbraio delle previste 166mila dosi ne consegnerà 132mila, il 20% in meno".

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Dopo i problemi con i tagli e i ritardi di Pfizer e AstraZeneca, emergono nuovi problemi sul fronte dei vaccini che "continuano a essere ridotti - ha sottolineato Arcuri nel consueto punto stampa settimanale -. Il nostro stupore, la nostra preoccupazione e il nostro sconforto aumentano, ormai quasi ogni giorno le previsioni subiscono una rettifica. È molto difficile iniziare una campagna di vaccinazione di massa, se non ci sono i vaccini. Ci mancano almeno 300 mila dosi di vaccino, che ci avrebbero dovuto consegnare e che invece non sono arrivate. Il vaccino non è una bibita né una merendina. È l'unico antidoto per uscire da una notte che dura un anno. Non si può scherzare né voltarsi dall'altra parte quando si tratta della salute delle persone. Non si deve fare propaganda, reclami, annunci e promesse: si devono consegnare i vaccini che i contratti impongono vengano consegnati".

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Arcuri analizza così i numeri di AstraZeneca: "Pensavamo poi di poter contare per il primo trimestre su 16 milioni di dosi di vaccino AstraZeneca, sono scese a 3,4 milioni. Pretendiamo che i fornitori rispettino gli impegni sottoscritti. Non si fanno promesse, si deve solo rispettare i contratti e fornire le dosi di  vaccino pattuite". I ritardi e i tagli sulle consegne dei vaccini spingono Arcuri a cambiare l'obiettivo strategico del piano per le vaccinazioni: "L'obiettivo è quello di dare alll'Italia una rete di sviluppo migliore di quella precedente" così da arrivare a produrre "un livello accettabile di vaccini e farmaci idonei a contrastare il Covid". La scelta "autoctona" di Arcuri non significa che l'Italia non continuerà a sostenere un'azione comune europea. Quanto al vaccino di ReiThera, Arcuri ha ribadito che si tratta di un farmaco "molto promettente" e che sarà fatto "ogni sforzo affinché possa presentare il prima possibile l'autorizzazione in commercio".

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Ue pubblica contratto con AstraZeneca

La Commissione europea ha pubblicato il contratto con AstraZeneca. Lo rende noto lo stesso esecutivo Ue. Dopo la richiesta della Commissione europa di mercoledì, l'azienda farmaceutica ha accettato di pubblicare il contratto firmato dalle parti lo scorso 27 agosto. Il contratto pubblicato oggi contiene parti oscurate relative a informazioni riservate come i dettagli delle fatture. Il contratto AstraZeneca è il secondo ad essere pubblicato, dopo che CureVac ha accettato di pubblicare l'accordo di acquisto anticipato con la Commissione europea.  "AstraZeneca ha sottoscritto degli obblighi contrattuali che devono essere rispettati", ha dichiarato la presidentessa della Commissione europea Ursula Von der Leyen in un'intervista questa mattina alla radio tedesca Deutschlandfunk. "Il contratto firmato in agosto dall'Ue prevedeva infatti una distribuzione da parte della compagnia produttrice del vaccino di 100 milioni di dosi entro marzo 2021 - ha continuato Von der Leyen -, ma sembra che AstraZeneca abbia ridotto la quantità a un quarto di quanto promesso". Il contratto "è chiarissimo, ci sono ordini vincolanti" ha sottolineato la presidentessa. Il contratto prevede "una quantità di consegna chiare per il quarto trimestre del 2020 e per il 2021", precisando come come nel documento siano "menzionati anche due stabilimenti in Gran Bretagna destinati alla produzione del vaccino per l'Ue".

Novartis, supporto al vaccino Pfizer

Novartis utilizzerà i propri impianti per supportare la produzione del vaccino Pfizer-BioNtech. L'accordo fra le parti è stato ufficializzato oggi. Per la produzione sarà utilizzato l'impianto con sede a Stein, in Svizzera. Novartis prevede di prendere il principio attivo mRNA sfuso da BioNTech e riempirlo in fiale in condizioni asettiche per la spedizione a BioNTech per la distribuzione ai clienti del sistema sanitario in tutto il mondo. Secondo quanto comunicato, la produzione partirà nel secondo trimestre del 2021 e la spedizione del prodotto finito è prevista nel terzo trimestre.

Ungheria, approvato vaccino Sinopharm

E' arrivata l'approvazione dell'Ungheria all'uso del vaccino anti-Covid cinese Sinopharm. E' il primo paese europeo ad aprire le porte al siero sviluppato da Pechino, dopo aver già dato il via libera al vaccino russo Sputnik V, del quale ha comprato 2 milioni di dosi da Mosca, e quello di AstraZeneca.

Johnson & Johnson: "Vaccino monodose efficace al 66%

La multinazionale americana Johnson & Johnson ha diffuso i dati sul vaccino monodose in fase di produzione: efficace nel 66% dei casi con una sola dose, senza bisogno di richiamo. In una nota si riferisce che a produrre il farmaco e' una sussidiaria con sede in Olanda, la Janssen. Secondo il quotidiano inglese The Guardian, test sono stati condotti anche nel Regno Unito e il governo di Londra ha gia' acquistato 30 milioni di dosi. L'Unione europea ne avrebbe invece ordinate 400 milioni. Secondo Johnson & Johnson, negli Stati uniti i test contro il nuovo coronavirus hanno mostrato un'efficacia del 72 per cento. Il dato globale scenderebbe al 66 per cento tenendo conto delle prove effettuate in tre continenti, rispetto a piu' varianti di Covid-19.