Maledette coincidenze, la discoteca, il furto e il padre malato: "Dovevo portarle io"

Giulia e Alessia, 17 e 15 anni, dal Peter Pan di Riccione sono arrivate in stazione con un passaggio da un ragazzo: "Erano molto stanche". Il macchinista: loro 12 secondi sui binari, mi sono voltato nell’impatto

Papà Vittorio, il padre di Alessia e Giulia, non si dà pace. "Di solito le accompagnavo io a divertirsi in Riviera". Ma sabato non stava bene, le figlie non volevano rinunciare alla loro serata a Riccione e così "ho detto: ma sì, per una volta andate da sole, in treno". Ora Vittorio Pisanu, il papà delle due sorelle di Castenaso morte travolte dal treno alla stazione di Riccione, è un uomo distrutto. La terza vittima di questa tragedia, segnata da tante nefaste coincidenze.

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La ricostruzione di quanto avvenuto domenica si fa più nitida, ora dopo ora. Anche se le telecamere in stazione, pur funzionanti, non hanno ripreso l’impatto, la dinamica è ormai chiara. Fondamentale , tra i racconti dei testimoni oculari (6 fin qui) ascoltati dalla polizia ferroviaria, quello fatto dal macchinista del Frecciarossa. Il treno, diretto verso Bologna, non doveva fare fermata a Riccione. Il macchinista vede in lontananza una prima sagoma. È quella di Giulia, la più grande delle due sorelle (aveva 17 anni). Giulia è lì, "come impietrita", raccontano altri testimoni. "Stava in mezzo al binario, ferma, con lo sguardo in direzione del treno", racconta il macchinista. Pochi istanti e scorge anche Alessia, la sorella minore (di 15 anni). Dapprima seduta sulla banchina, scende sul binario per portare via Giulia. Per un attimo prova a tornare verso la banchina, per mettersi in salvo. Ma è tardi. Sono secondi, sembrano un’eternità. Il macchinista suona il fischio, tira il freno, ma il Frecciarossa è lanciato ai 200 orari. L’impatto è inevitabile e "a quel punto io mi sono voltato", racconta lui alla polizia. Non voleva vedere quell’orrore. Le due sorelle sono rimaste 12 secondi sul binario. Dodici secondi: il tempo che separa la vita dalla morte. L’impatto avviene alle 7. Stando alle telecamere Giulia e Alessia arrivano in stazione alle 6,50. A portarle lì è stato un ragazzo di 24 anni, che ha dato loro un passaggio fuori dal Peter Pan. C’era pure lui sabato alla discoteca di Misano, dove le due sorelle hanno trascorso la serata.

A Riccione sono arrivate da sole in treno sabato sera. "Dovevo accompagnare io le mie figlie, poi aspettarle fuori e riportarle a casa in auto, come facevo sempre", racconta Vittorio a Carlo Gubellini, sindaco di Castenaso. Purtroppo "sabato non stavo bene, e non me la sono sentita di guidare. Le mie figlie ci tenevano ad andare alla festa in discoteca, così ho detto: ma sì, per una volta potete prendere il treno da sole". Loro non se lo fanno ripetere. Partono in treno, poi vanno al Peter Pan dove ci sono alcuni loro amici. La serata non fila via liscia. A Giulia rubano la borsetta e il telefono. Quando escono lei, esausta si sdraia a terra nel parcheggio del locale. Un ragazzo di 24 anni le vede, chiede se hanno bisogno. Giulia racconta del furto, dice che è stanca perché "ho lavorato tutto il giorno". Il ragazzo offre loro un passaggio, e lungo il tragitto Alessia gli chiede in prestito il telefono per rassicurare il papà. Lo chiama. Sono circa le 6,30: "Stiamo bene, stiamo per rientrare a casa".

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Resta ancora tanti i perché senza risposta. Perché Giulia scende sul binario? Per salire sul treno fermo dall’altra parte, pensando fosse diretto a Bologna (invece andava ad Ancona)?. La procura ha aperto un’inchiesta, per ora senza ipotizzare reati. Non si esclude nessuna ipotesi, dall’incidente al suicidio. Non saranno eseguiti né gli esami tossicologici né l’autopsia: impossibile fare rilievi sui due corpi straziati. L’indagine cercherà di appurare se Giulia e Alessia avevano bevuto o assunto sostanze, si guarderanno i filmati delle telecamere al Peter Pan. E ancora: Alessia aveva solo 15 anni, come poteva entrare in disco? "Secondo il regolamento comunale – spiega il sindaco di Misano Fabrizio Piccioni – i minori di 16 anni possono entrare in discoteca se accompagnati da familiari". Come Giulia.

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