Bozza nuovo Dpcm, bar e ristoranti chiusi alle 18 e festivi. Stop palestre

La raccomandazione: "Non spostatevi dal vostro Comune". Le Regioni: no al limite delle 18 per i locali, impegno concreto sul ristoro attività che verranno penalizzate, Dad al 100% per le scuole superiori e no a 'paletti' su spostamenti

Un pub abbassa la saracinesca

Un pub abbassa la saracinesca

Roma, 24 ottobre 2020 - Stop all'attività di palestre, piscine e sale giochi, chiusura di bar e ristoranti dalle 18 in poi e nei giorni festivi, didattica a distanza al 75% alle scuole superiori. Sono questi i principali interventi per frenare l'aumento dei contagi del Coronavirus (l'ultimo bollettino segna 19.644 e 151 morti), contenuti nella prima bozza del nuovo Dpcm, di cui il premier Giuseppe Conte ha discusso con i capi delegazione della maggioranza. Il nuovo provvedimento, che conterrà misure valide per un mese, fino al 24 novembre, dovrebbe essere firmato dal presidente del Consiglio domani, pechè ci sarebbero ancora da sciogliere alcuni nodi riguardo i punti contenuti nel provvedimento, tra cui lo spostamento tra le regioni e le chiusure delle attività commerciali e ristoranti alle 18. "È fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati,in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune", si legge nel testo. 

Tra le richieste delle Regioni avanzate all'esecutivo, oltre alla possibilità di tenere aperti i ristoranti fino alle 23 con servizio al tavolo e alle 20 per i bar senza servizio al tavolo (e alle 23 con servizio al tavolo), si chiede un impegno per quanto riguarda i medici di famiglia, da prevedere già nel dpcm per l'esecuzione di tamponi antigenici rapidi. Inoltre, la richiesta è quella di un impegno concreto sul ristoro alle attività che subiranno danni dal nuovo Dpcm, la possibilità di prevedere per le scuole superiori la didattica a distanza al 100%. Si chiede al governo anche di valutare i dati epidemiologi, per verificare eventuali riaperture nelle regioni con situazioni epidemiologiche che lo consentano. Nella lettera, inviata dal presidente della conferenza Stato-Regioni Bonaccini, al premier Conte, si chiede infine di prevedere nel fine settimana la chiusura dei centri commerciali, con l'eccezione degli esercizi alimentari e delle farmacie.

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Bar, ristoranti e pub

"A decorrere dal 26 ottobre 2020, le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti,gelaterie, pasticcerie) sono sospese la domenica e i giorni festivi; negli altri giorni le predette attività sono consentite dalle ore 5 fino alle 18; il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi; dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico", si legge nella bozza. "Resta consentita senza limiti di orario - si legge ancora - la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti;resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 24 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze; le attività di cui al primo periodo restano consentite a condizione che le Regioni e le Province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l'andamento della situazione epidemiologica nei propri territori". "Resta consentita senza limiti di orario - si legge ancora - la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti. Continuano a essere consentite le attività delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, nei limiti e alle condizioni di cui al periodo precedente".

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Palestre e piscine

"Sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi", si legge ancora nella bozza su cui si stanno confrontando governo ed enti locali. E' consentito - si specifica - svolgere attività sportiva o attività motoria all'aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, ove accessibili, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l'attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività salvo che non sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti".

Sospesi i concorsi

Sono sospese "le procedure concorsuali pubbliche e private, ad esclusione dei casi in cui venga effettuata la valutazione dei candidati esclusivamente su basi curriculari e/o in maniera telematica". Dalla sospensione sono esclusi quelli per il personale sanitario e per quello della protezione civile. Salve, inoltre, "le procedure in corso e quelle per le quali esistono specifici protocolli organizzativi validati dal Comitato tecnico scientifico".

Dad al 75% alle superiori

Le scuole superiori adotteranno una Dad pari al 75% delle attività e dunque un 25% in presenza su tutto il territorio nazionale, uniformando le ordinanze regionali. "Fermo restando che l'attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l'infanzia continua a svolgersi in presenza, le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell'organizzazione dell'attività didattica, incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, per una quota pari al 75 per cento delle attività, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l'eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l'ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9.00", recista infatti il testo. 

Cinema, teatri e manifestazioni pubbliche

"Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto", si legge ancora nella bozza. Mentre "lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche è consentito soltanto in forma statica, a condizione che, nel corso di esse, siano osservate le distanze sociali prescritte e le altre misure di contenimento". Inoltre "sono sospesi i convegni, i congressi e gli altri eventi, ad eccezione di quelli che si svolgono con modalità a distanza".

Stop a matrimoni e cerimonie

Niente più banchetti e ricevimenti dopo matrimoni, comunioni e battesimi. "Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all'aperto - si legge nel documento - ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose", si legge ancora nella bozza. 

Luoghi di culto

"L'accesso ai luoghi di culto avviene con misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro", si legge ancora in questa prima bozza.

Musei

"Il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura è assicurato a condizione che detti istituti e luoghi, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, nonché dei flussi di visitatori (più o meno di 100mila l'anno), garantiscano modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone e da consentire che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro".