Palermo, 16 gennaio 2023 - Il boss latitante Matteo Messina Denaro, al momento della cattura, "indossava un prestigioso orologio molto particolare, con un valore di 30-35mila euro", hanno detto i Carabinieri in conferenza stampa a Palermo questa sera. Nello specifico l'orologio era un Richard Mille, come ha rivelato uno degli inquirenti. Il ricercato indossava, insomma, beni di lusso e d'altronde anche il suo soprannome, Diabolik, fa parte delle storie sui suoi gusti che ne hanno alimentato il mistero: avido lettore di fumetti, amante dei videogiochi, delle Porsche e dei Rolex d'oro.
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Di fatto, si tratta della figura principale di Cosa Nostra dopo l'arresto di Riina, rappresentante di quella nuova ondata di mafiosi dediti anche alle attività imprenditoriali. Attento a gestire la sua latitanza, e a proteggerla con una schiera di fiancheggiatori, uno dei boss più ricercati del mondo ha lasciato di sé solo l'immagine di un implacabile playboy con i Ray Ban, le camicie griffate e un elegante casual.
E dietro questa immagine ormai scolorita una scia di leggende: grande conquistatore di cuori femminili, patito di marchi importanti, dalle auto agli orologi. E se il suo soprannome deriva dalla passione per i fumetti, ce n'è un altro che gli hanno affibbiato i suoi biografi " 'U siccu": testa dell'acqua, cioè fonte inesauribile di un fiume sotterraneo.
Dopotutto, anche nei soprannomi Matteo Messina Denaro impersonava il doppio volto di un capo capace di coniugare la dimensione tradizionale e familiare della mafia con la sua versione più moderna.
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