Marmolada, le vittime salgono a 9. Procuratore: "Prevedibilità dell'evento è esclusa"

Vertice in Procura, un fascicolo aperto contro ignoti. Le famiglie delle vittime vogliono costituire un comitato. A Canazei i carabinieri del Ris di Parma a cui sono state delegate le analisi sul materiale genetico prelevato dai resti delle vittime

Passo Fedaia 6 luglio 2022 - Sono stati individuati e recuperati i resti di altri due escursionisti coinvolti nel crollo della Marmolada del 3 luglio. Le salme non sono ancora state identificate e non è detto che appartengano alle 5 persone dichiarate disperse. Al momento le vittime accertate sono quindi nove, di cui quattro riconosciute dai famigliari e cinque ancora da identificare. Sette i feriti. Le ricerche non si sono mai fermate e per domani, meteo permettendo, è prevista una missione sul terreno.

Il giorno del vertice 

Per chiarire le cause del disastro la Procura di Trento, dove oggi si è svolto un vertice con i carabinieri per il proseguimento delle indagini, si avvarrà di esperti "per capire, dal punto di vista idraulico, come mai c'era questa grossa massa d'acqua". La ha detto il procuratore capo, Sandro Raimondi, aggiungendo che "la prevedibilità dell'evento è esclusa, non c'è. Noi apriamo tutte le porte che abbiamo davanti per verificare cosa è successo e ricostruire il fatto". L'inchiesta per disastro colposo - un atto dovuto in seguito al crollo della Marmolada - procederà anche con l'ascolto di testimonianze e analisi del materiale video a disposizione.

Questa mattina, inoltre, a Canazei sono arrivati i carabinieri del Ris di Parma a cui la procura di Trento ha delegato le analisi sul materiale genetico prelevato dai resti delle vittime del disastro, che sarà confrontato con quello dei parenti che si sono presentati o sono stati rintracciati dai carabinieri. "Nel tempo più rapido possibile porteremo tutti i campioni dei resti e dei parenti in laboratorio a Parma, dove procederemo all'estrazione e alla tipizzazione del Dna, al ricongiungimento dei resti e all'identificazione delle salme - ha detto il comandante del Ris, Giampietro Lago -. Diamo priorità massima a questo lavoro ed è altrettanto evidente che io non posso che parlare dei resti ad oggi disponibili. Stesso discorso per i resti che dovessero emergere domani o successivamente. Ma ovviamente il cerchio non si chiude fino a che non avremmo tutti i reperti a disposizione".

Il fascicolo sul crollo della Marmolada è stato aperto per ora contro ignoti. Sul tavolo del procuratore finiscono anche testimonianze e filmati. Come quello trasmesso dalla Rai sabato 2 luglio. Il giorno prima del devastante crollo una troupe era salita in vetta e aveva intervistato Cristian Ferrari, glaciologo esperto di Marmolada, a cento metri da dove la montagna è collassata.

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Crollo sulla Marmolada, il grafico
Crollo sulla Marmolada, il grafico

Le famiglie

Ci sono due parole in apparente contraddizione in questa tragedia, imprevedibilità e prevenzione. Perché la maggioranza degli esperti ripete, questo disastro non poteva dare avvisaglie. Ma resta la domanda delle famiglie: con le alte temperature di questi giorni, chi di dovere avrebbe dovuto attivarsi? Massimo Simonini, l'avvocato che assiste Luca, il fratello di Davide Miotti, tuttora dato per disperso con la moglie Erica Campagnaro, precisa: "Attendiamo gli accertamenti della procura e il ritrovamento dei corpi. Perché l'ipotesi che questo non possa avvenire condannerebbe la famiglia a un'attesa senza fine. Il tormento peggiore".

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Ieri Luca Miotti ha messo in fila domande appuntite come le cime della montagna. "Chi è l'istituzione che doveva monitorare la situazione di pericolo del ghiacciaio? Un evento così non può essere stato provocato in un giorno solo. Chi doveva controllare? Mio fratello è una guida esperta, una persona scrupolosa. Non sarebbe mai partito se fosse stato diramato un avviso meteo di allerta". 

Luca e Davide Miotti
Luca e Davide Miotti

C'è l'idea, con l'assistenza dell'avvocato Massimo Simonini, di costituire un comitato tra familiari.

Chiusura totale del ghiacciaio

Intanto il messaggio del sindaco di Canazei Giovanni Bernard ha avuto il suo effetto. Chiusura totale del ghiacciaio, ha ribadito ieri. Questa mattina passo Fedaia è quasi deserto. Tutt'altra scena rispetto a ieri, quando ai piedi della montagna collassata si era radunata una piccola  folla. Con tanti escursionisti in partenza per camminate sul fronte opposto della Marmolada. "Qui è sicuro", ripetevano. Ma si vedevano anche  tanti curiosi, famiglie con bambini al seguito venute in pellegrinaggio per scattare foto e immortalare il luogo della tragedia. Resta in silenzio. Il sottofondo lo scrosciare di una sorgente che scende dalla montagna.

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