Il virus corre, ma pochi hanno la mascherina

Negli stadi e nelle vie dello shopping tantissime le persone senza i dispositivi di protezione. Perché i controlli non ci sono?

Poche mascherine nelle vie del centro

Poche mascherine nelle vie del centro

Nuove norme ma controlli (troppo) spesso inesistenti. Entra in vigore da oggi il cosiddetto Super Green pass, ma già le regole attualmente introdotte per contenere la quarta ondata di contagi appaiono ampiamente disattese. L’esempio più eclatante – come denunciato ieri dal QN – è rappresentato dagli stadi. Sabato scorso tra gli oltre 50mila spettatori assembrati sugli spalti dell’Olimpico per Roma-Inter non si vedevano mascherine. Scene simili si sono ripetute anche ieri a Torino, in occasione di Juve-Genoa, o al Dall’Ara di Bologna, teatro del match con la Fiorentina e, in generale, nella totalità delle partite di serie A recentemente disputate. Se la condizione per l’aumento dal 50% al 75% per le competizioni sportive negli impianti all’aperto stabilito dal governo con il decreto ‘Capienze’ dell’8 ottobre 2021 doveva essere il rigido rispetto delle regole, la missione si può dire fallita.

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Non è andata meglio con la stretta scattata nel fine settimana in diverse città in vista delle festività natalizie. Da Milano a Roma, passando per Torino, Venezia, Genova, Firenze e Cagliari, sempre più sindaci hanno deciso di seguire l’esempio di Bologna introducendo l’obbligo della mascherina all’aperto anche in zona bianca. Una misura non prevista dal governo ma che a livello comunale è stata ritenuta necessaria per far fronte alla grande affluenza di persone che, a partire dal primo weekend di dicembre, hanno affollato centri storici, mercatini, e vie dello shopping a caccia di regali di Natale. Tuttavia, nella giungla di ordinanze comunali che prevedono per i trasgressori multe da 400 a euro 3mila euro (con la possibilità di una riduzione del 30% se la sanzione amministrativa viene pagata entro 5 giorni), le nuove regole non sembrano, ad oggi, avere avuto un impatto.

Nonostante l’annunciato incremento dei controlli in molti hanno disatteso l’obbligo. Nella Capitale, dove il neo sindaco Roberto Gualtieri dal 4 dicembre ha introdotto l’obbligo di passeggiare con naso e bocca regolarmente coperti in 22 strade, dal Tridente al quartiere ‘Africano’, la misura non ha sortito l’effetto sperato. Molte mascherine sul mento, al polso o in tasca, pronte a essere indossate al momento opportuno, o, in diversi casi, la totale ignoranza sul nuovo obbligo e sulle zone in cui è presente, e solo 2 sanzioni elevate ieri per le violazioni previste dalla normativa.