Covid, dati Gimbe: volano le terze dosi. Forti rialzi di contagi e terapie intensive

Il monitoraggio della Fondazione Gimbe, riguardo la settimana dal 24-30 novembre, mostra la corsa al siero. Ma restano ancora 6,8 milioni di non vaccinati. Cartabellotta: "Comunicazioni esagerate sulla nuova variante"

Gimbe: terze dosi vaccino anti Covid somministrate

Gimbe: terze dosi vaccino anti Covid somministrate

Roma, 2 dicembre 2021 - Il nuovo monitoraggio della Fondazione Gimbe, riguardo la settimana dal 24-30 novembre, mostra un netta crescita nelle vaccinazioni anti Covid, con particolare impennata delle terze dosi e delle prime. Ma anche la continua risalita dei contagi, dei ricoveri, delle terapie intensive e anche dei decessi. In tutte le Regioni si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi: in 32 Province si registrano oltre 150 casi per 100.000 abitanti. Il presidente del Gimbe, Nino Cartabellotta, sottolinea però che i non vaccinati, 6,8 milioni, sono ancora troppi: le somministrazioni per queste persone "crescono troppo lentamente". Inoltre ci sono due fasce di età che preoccupano: "da un lato 2,57 milioni di over50 ad elevato rischio di malattia grave e ospedalizzazione, dall'altro i 1,16 milioni nella fascia 12-19 che influiscono negativamente sulla sicurezza delle scuole".

6.846.068 persone non hanno ricevuto nessuna dose di vaccino per fascia di età al 28/11
6.846.068 persone non hanno ricevuto nessuna dose di vaccino per fascia di età al 28/11

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Secondo Cartabellotta: "In questa fase d'incertezza legata alla variante Omicron bisogna potenziare tutti gli interventi, seguendo il principio della massima precauzione. In particolare, incrementare le attività di sequenziamento, potenziare il tracciamento dei casi e monitorare attentamente le aree con rapido aumento di incidenza". Restano fondamentali i comportamenti da tenere per evitare l'infezione: "vaccinarsi e sottoporsi alla terza dose quando indicata e con massima priorità per anziani e fragili. Ma anche utilizzare la mascherina negli ambienti chiusi, possibilmente FFP2 se affollati, rispettare il distanziamento sociale e ventilare frequentemente i locali".

Il presidente di Gimbe però avverte: sulla variante Omicron "sono più le cose che non sappiamo che quelle che sappiamo". E critica presunti esperti, media e politici: "dal punto di vista comunicativo una serie di modalità sono state a mio avviso esagerate rispetto alle conoscenze che abbiamo". Cartabellotta vuole evitare le esagerazioni inutili e pericolose ha spiegato ad Arezzo al Forum Risk Management in Sanità. "E' evidente che tutto questo abbia allarmato la comunità scientifica, ma dal punto di vista comunicativo una serie di modalità sono state a mio avviso esagerate rispetto alla conoscenza che abbiamo. Dal punto di vista dei comportamenti individuali non cambia nulla. Dobbiamo proseguire con la campagna vaccinale ed osservare le misure di contenimento del virus".

Sommario

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Vaccinazioni

Nella settimana dal 24-30 novembre si è assistiti a una crescita delle somministrazioni di vaccini con oltre 1,9 milioni, con una media giornaliera di 306.445. Il vero boom è stato con la terza dose, con un +52,5% rispetto alla settimana precedente. In crescita anche le prime dosi con un balzo del 34,7%. Secondo i dati fino al primo dicembre erano state somministrate 6.543.004 terze dosi, con un tasso nazionale di copertura del 31,8%. Ma sulle somministrazioni restano forti differenze regionali come la distanza tra il 21,6% del Friuli-Venezia Giulia e il 44,5% del Molise. Nell'ultima settimana i nuovi vaccinati sono saliti 168.377 (il +31,5%), contro i 127mila delle due settimane precedenti. Restano i 6,8 milioni di persone non ancora vaccinate.

Dosi vaccino somministrate per settimana
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Casi in aumento

In tutte le Regioni i nuovi casi sono in aumento: tra il 24 ed il 30 novembre i nuovi infetti sono stati 86.412, il 25,1%, contro i 69.060 dei 7 giorni precedenti. I ricoveri in reparto sono saliti del +13,7%, mentre del +22% i ricoveri in terapia intensiva. Su anche i decessi del +14%, con 498 morti, di cui 14 riferiti a periodi precedenti contro 437, una media di mortalità di 71 al giorno rispetto ai 62 della settimana precedente. Cartabellotta: "Da sei settimane consecutive continuano ad aumentare i nuovi casi settimanali con una media giornaliera più che quintuplicata: da 2.456 il 15 ottobre a 12.345 il 30 novembre".

Attualmente positivi, isolamento domiciliare, ricoveri con sintomi, terapie intensive
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Trend settimanale dei decessi
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Posti letto

A livello nazionale, al 30 novembre, il tasso di occupazione dei posti letto Covid è pari al 9% in area medica e all'8% in area critica, e con notevoli differenze regionali (dati Agenas). L'area medica ha una soglia d'allerta del 15% mentre per l'area critica è del 10%, due percentuali superate nella Provincia Autonoma di Bolzano (20% e 11%) e dal Friuli-Venezia Giulia (23% e 14%). Sopra la soglia dell'area medica c'è la Valle D'Aosta (21%), mentre per l'area critica sopra la soglia ci sono il Lazio (10,3%) e l'Umbria (13%).

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Differenze tra Regioni

Covid in crescita in tutte le Regioni. In 32 Province si registrano oltre 150 casi per 100.000 abitanti. nela settimana dal 24 al 30 novembre. Le 32 Province sono: Trieste (635 casi per 100.000 abitanti), Bolzano (552), Gorizia (496), Rimini (362), Treviso (342), Forlì-Cesena (321), Padova (321), Venezia (300), Vicenza (298), Aosta (286), Pordenone (252), Ravenna (245), Ascoli Piceno (234), Imperia (233), Udine (219), Bologna (213), Rovigo (213), Belluno (209), Pesaro e Urbino (203), Fermo (200), Ferrara (192), Trento (188), Verona (184), Viterbo (177), Varese (176), Verbano-Cusio-Ossola (164), Cremona (164), Roma (161), Genova (160), Monza e Brianza (157), Ancona (155) e Como (151). In 98 Province l'incidenza è pari o superiore a 50 casi per 100.000 abitanti.   Sono 16 le Regioni che superano tale soglia: Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto. va ricordato che a derterminare il passaggio di colore di una Regione sono l'incidenza dei settimanale dei casi, la percentuale di posti letto occupati da pazienti Covid in area medica e in terapia intensiva.

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