Natale, Dpcm e decreto legge: qual è la differenza. Cosa cambia

Lo strumento utilizzato per regolare i giorni prefestivi e festivi di Natale è il dl Natale

Giuseppe Conte, presidente del Consiglio dei ministri (Ansa)

Giuseppe Conte, presidente del Consiglio dei ministri (Ansa)

Roma, 19 dicembre 2020 - Dall'inizio dell'emergenza Coronavirus il Governo ha usato l'atto amministrativo del Dpcm (acronimo di Decreto del presidente del Consiglio dei ministri) come strumento emergenziale per contrastare la pandemia da Covid. E' uno strumento rapido, espressione della sola maggioranza politica, di rango inferiore rispetto a leggi o decreti legge. Tutti i Dpcm si reggono a loro volta su una legge o su un decreto legge. Per la sua approvazione non prevede il coinvolgimento del Parlamento. Dopo l'emanazione e la firma del presidente della Repubblica, entra in vigore il giorno stesso o il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale.

Rispetto al Dpcm, attuato per la prima volta nell'emergenza Covid il 1 marzo 2020, lo strumento utilizzato per regolare i giorni prefestivi e festivi di Natale è il decreto Natale. Un decreto legge appunto che, da Costituzione, è strumento giuridico, come il Dpcm, che entra in vigore il giorno stesso o dal giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale, produce effetti e va applicato, ma prevede il coinvolgimento e il dialogo con l'opposizione. L'iniziativa del dl è sempre del Governo, ma questo deve essere convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni, altrimenti si perdono tutti gli effetti (anche quelli iniziali).

Spostamenti a Natale tra Comuni: le regole

Il testo del decreto Natale in Pdf

Ecco il Pdf del decreto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale

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