Scuola, le nuove regole da settembre: distanziamento, orari, mascherine

Lezioni in presenza, ingressi scaglionati per evitare file, Dad (quasi) esclusa. Corsia preferenziale per i vaccini

Scuola, nuove regole per il rientro tra i banchi

Scuola, nuove regole per il rientro tra i banchi

Un anno dopo il Covid è ancora lì che circola e turba l’inizio delle lezioni. Non si parla più di banchi con le rotelle, ma di Green pass obbligatorio, tamponi gratis per il personale non immunizato, corsie preferenziali per i vaccini. Per il resto, rispetto a settembre 2020, cambia poco. Il Ministero dell’Istruzione ha inviato una nota tecnica a tutte le scuole, e venerdì sera i sindacati, fatta eccezione per l’Anief, e il dicastero hanno firmato il protocollo di sicurezza con le linee guida per il ritorno sui banchi. Avverrà in presenza, ma, come precisa il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, "ci potrebbero essere delle isole di Didattica a distanza in caso di studenti positivi e conseguenti quarantene settimanali".

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Green pass obbligatorio

Il nodo del Green pass continua ad agitare il mondo della scuola. La carta verde, infatti, sarà obbligatoria per tutto il personale. Nella nota tecnica diramata a agli istituti, partitari e non, compresi i servizi educativi 0-3 anni, il Ministero dell’Istruzione spiega: "Il decreto legge del 6 agosto introduce, dal 1° settembre al 31 dicembre 2021 (data di cessazione dello stato di emergenza) la certificazione verde Covid-19 per tutto il personale scolastico. La norma chiarisce al contempo un obbligo di “possesso“ e un dovere di “esibizione“ della certificazione verde. Quanto ai controlli, è attesa un’ulteriore circolare che disciplini forme e modi prima dell’inizio dell’anno scolastico. Ad ogni modo, la nota tecnica affida le operazioni "ai dirigenti scolastici e ai responsabili dei servizi educativi dell’infanzia". Le sanzioni? Saranno amministrative, consisteranno nel pagamento di una somma di denaro. E spetterà ai presidi comminarle. Chi non presenterà il Green pass sarà considerato assente ingiusificato. Se ciò dovesse avvenire per cinque giorni, scatterebbe la sospensione senza stipendio.

Tamponi gratis

Il vaccino, si sa, non è l’unico modo per ottenere la carta verde. Può ricevere il certificato anche chi è guarito dal Covid e chi dimostra di essere risultato negativo a un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti. Sul punto il protocollo siglato da Ministero e sindacati indica la possibilità per il personale scolastico di sottoporsi gratuitamente ai test. Chi paga? Gli istituti. La norma ha acceso un fuoco polemico poi spento dal Governo, che "precisa che nel Protocollo d’intesa siglato con le organizzazioni sindacali, non è previsto, né si è mai pensato di prevedere, un meccanismo di gratuità del tampone ai cosiddetti No vax". Il ministro Bianchi ha precisato che "le scuole in accordo con le Aziende sanitarie locali e il Commissario straordinario potranno intervenire a favore dei più fragili, specificatamente coloro che non sono vaccinabili e che risultano, quindi, anche i più esposti al contagio".

Corsia preferenziale per i vaccini

Le linee guida introducono una corsia preferenziale per la vaccinazione del personale scolastico, stabilendo accessi prioritari per far crescere il più possibile la platea degli immunizzati.

Lezioni in presenza

I servizi educativi e scolastici sono svolti in presenza. "Per specifiche aree del territorio o per singoli istituti, i presidenti di Regioni e Province autonome così come i sindaci, “esclusivamente in zona rossa o arancione e in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta all’insorgenza di focolai possono derogare alla regola generale".

Ingressi e uscite

In caso di file, gli istituti possono prevedere ingressi e uscite a orari scaglionati.

La mascherina

Viene ribadito l’utilizzo obbligatorio della mascherina, "fatta eccezione per i bambini di età inferiore ai sei anni, per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso dei predetti dispositivi e per lo svolgimento delle attività sportive.

Distanziamento

Confermata la misura del distanziamento di un metro fra i banchi e di due metri tra la cattedra e i posti occupati dagli studenti.

In caso di febbre e sintomi

In caso di temperatura corporea oltre i 37,5 gradi o altri sintomi simil-influenzali scatta l’obbligo di restare a casa e di contattare il medico di famiglia e l’autorità sanitaria. Se i sintomi si manifestano in classe, l’alunno "sarà invitato a raggiungere la propria abitazione e si dovrà attuare la procedura di segnalazione e e contract tracing da parte della Asl competente".

Igiene

Le aule dovranno essere pulite giornalmente. L’igienizzazione periodica di tutti gli ambienti sarà documentata da un registro aggiornato.

a.d.p.