Denise Pipitone, ore cruciali per l'inchiesta. I genitori: "Diteci la verità"

Piera Maggio: "È stata rapita vigliaccamente". Il gip di Marsala deve decidere a giorni

Denise Pipitone, ore cruciali per l'inchiesta

Denise Pipitone, ore cruciali per l'inchiesta

Roma, 27 novembre 2021 - Scomparsa di Denise Pipitone, ore cruciali per l’inchiesta. E così Piera Maggio e Piero Pulizzi, i genitori di Denise, scomparsa a 4 anni il 1° settembre 2004 da Mazara del Vallo (Trapani), affidano a Facebook un duro sfogo. “Noi vorremmo  chiarezza su tutta la vicenda che ci coinvolge – scrivono –. Vorremmo che ogni operatore di giustizia intento a lavorare sul nostro caso, non perdi il focus dell’obiettivo principale, spogliandosi da quello che ricopre la propria veste privata che nulla ha a che fare con la giustizia".

Maddie McCann, incriminato un tedesco 15 anni dopo la scomparsa della bimba

Lo sfogo di Piera Maggio

"In tutti questi anni, nonostante l’immenso dolore, siamo stati sempre corretti, il nostro legale ha lavorato sempre con onestà e professionalità con il solo obbiettivo di dar voce a Denise - scrivono ancora i genitori -. Vogliamo la vera verità, quella che per qualche ragione fatica ad emergere nonostante ci siano elementi importanti, gravi e incontrovertibili. Oggi, alla luce dei fatti, ci sentiamo di dire che abbiamo paura per quello che potrebbe accadere in futuro al nostro caso, l’oblio totale. Non ci sentiamo tutelati. Abbiamo bisogno dell’aiuto di persone rispettose, con il senso di coscienza, umanità e giustizia.  Denise, non è scomparsa, non è andata via da sola ma è stata vigliaccamente rapita, privata dell’amore della sua famiglia e della sua identità.  In uno Stato civile, i colpevoli del rapimento di una bambina, non possono rimanere impuniti, liberi. Non chiediamo giustizialismo ma vogliamo la vera verità. Rimaniamo rispettosi in attesa della decisione da parte del Gip”.  Sono parole di chi non si rassegna. Di chi teme l'oblio. Perché nella battaglia per la verità, che non si è mai interrotta dal 2004, Denise continua a vivere

Ore cruciali 

Sara Quittino, giudice per le indagini preliminari a Marsala, si è riservata di decidere sulla richiesta di archiviazione per Anna Corona, chiesta nei mesi scorsi dalla Procura e contro la quale ha invece presentato opposizione l'avvocato di Piera Maggio e Piero Pulizzi, Giacomo Frazzitta. L’indagine, recentemente riaperta, riguardava Anna Corona, ex moglie del padre naturale della bambina, e Giuseppe Della Chiave, entrambi accusati del rapimento della piccola, e due falsi testimoni, Antonella Allegrini e il marito Paolo Erba, indagati per false informazioni al pubblico ministero. La richiesta di archiviazione per Erba e Allegrini ha fatto seguito alla loro ammissione di aver mentito fornendo falsi elementi sul coinvolgimento della Corona nel caso. Per gli altri due indagati, invece, secondo la Procura, non sarebbero emersi elementi tali da sostenere l’accusa in giudizio.

Le segnalazioni

Sono ormai infinite le testimonianze di chi giura di aver visto Denise. Spesso rivelazioni fatte in tv, come quella di Olesya Rostova in Russia, poi rivelatasi un'altra falsa pista. L'ultima in ordine di tempo porta in Marocco, dove un telespettatore si dice certo di aver riconosciuto la piccola Denise pochi giorni dopo il rapimento.

La Commissione d’inchiesta

Intanto la Commissione affari istituzionali ha iniziato l’esame sull’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di Denise. “Finalmente una commissione d’inchiesta sul caso Denise. Prima seduta giovedì 2 dicembre”, aveva scritto qualche giorno fa su Facebook Piera Maggio. La richiesta era stata presentata da Alessia Morani e Carmelo Miceli. “Ringraziamo dal profondo del cuore tutti coloro che si sono interessati alla commissione d’inchiesta - aveva aggiunto la donna -. Auspichiamo che si faccia chiarezza su tutta la vicenda. La figlia di tutti gli italiani Denise Pipitone merita verità e giustizia”.

La mobilitazione

Nei giorni scorsi i genitori di Denise avevano lanciato una mobilitazione, chiedendo agli italiani di inviare per mail una richiesta urgente al   presidente della Commissione Affari costituzionali Giuseppe Brescia. “Chiediamo che si proceda con funzione legislativa e che possa quindi essere approvata senza passaggio alla Camera. In nome del popolo italiano abbiamo bisogno che la commissione d’inchiesta inizi il suo lavoro con urgenza”, il testo suggerito.