Coronavirus Italia, bollettino del 28 marzo. Oltre 10mila morti, boom di guariti

Conferenza stampa nella sede della Protezione civile. In Lombardia quasi 6mila decessi. Oltre 600 positivi in più in Emilia Romagna. Tutti i dati dalle regioni. In totale effettuati 429.526 tamponi

Roma, 28 marzo 2020 - Trend di positivi in calo nella lettura del bollettino quotidiano sull'epidemia da Coronavirus in Italia durante la conferenza stampa nella sede della Protezione civile. A dare i dati della giornata è stato nuovamente Angelo Borrelli, al suo ritorno dopo alcuni giorni di malattia. Il numero complessivo dei contagiati ha raggiunto i 92.472 (compresi decessi e guariti). Complessivamente sono 70.065 i malati nel nostro Paese, con un incremento rispetto a ieri di 3.651 (venerdì l'incremento era stato di 4.401). Crescono anche i morti: 889 (ieri erano stati 919), cifra che porta le vittime a un totale di 10.023. Ma fanno un balzo anche i guariti12.384, con un aumento di 1.434 unità rispetto a ieri. E' il numero più alto della settimana, il doppio rispetto al giorno precedente. 

Diecimila morti per Coronavirus, ma le curve flettono ancora

Rispondendo alle domande dei giornalisti, Borrelli ha sottolineato che "sicuramente se non fossero state adottate misure drastiche di contenimento avremmo ben altri numeri e le strutture sanitarie già in condizioni critiche sarebbero in stato drammatico. Sarebbe stata una situazione insostenibile". Il capo della Protezione civile ha anche chiarito che "siamo arrivati a circa 429mila tamponi, è l'8% in più di ieri. La strategia di analisi è legata alle indicazioni che da' l'Istituto superiore di sanità".

Covid-19, i dati regione per regione

Dai dati della Protezione civile emerge che sono 24.509 i malati in Lombardia (614 più di ieri), 9.964 in Emilia-Romagna (+603), 6.913 in Veneto (+265), 6.851 in Piemonte (+504), 2.999 nelle Marche (+149), 3.511 in Toscana (+341), 2.086 in Liguria (+26), 2.181 nel Lazio (+168), 1.407 in Campania (+115), 1.120 in Friuli Venezia Giulia (+93), 1.234 in Trentino (+70), 929 in provincia di Bolzano (+96), 1.358 in Puglia (+122), 1.242 in Sicilia (+84), 1.027 in Abruzzo (+102), 898 in Umbria (+74), 468 in Valle d'Aosta (+55), 569 in Sardegna (+73), 523 in Calabria (+54), 98 in Molise (+12), 178 in Basilicata (+31).

Quanto alle vittime, se ne registrano 5.944 in Lombardia (+542), 1.344 in Emilia-Romagna (+77), 362 in Veneto (+49), 617 in Piemonte (+48), 364 nelle Marche (+28), 198 in Toscana (+21), 358 in Liguria (+27), 109 in Campania (+11), 124 nel Lazio (+6), 87 in Friuli Venezia Giulia (+11), 71 in Puglia (+2), 64 in provincia di Bolzano (+4), 57 in Sicilia (+18), 76 in Abruzzo (+8), 28 in Umbria (+7), 41 in Valle d'Aosta (+4), 120 in Trentino (+18), 21 in Calabria (+3), 26 in Sardegna (+5), 9 in Molise (+0), 3 in Basilicata (+0). I tamponi complessivi sono 429.526, dei quali quasi 245mila in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.

I numeri provincia per provincia

Verso una proroga delle misure

Intanto è quasi certa una proroga delle attuali misure di contenimento oltre il 3 aprile. Già confermata la chiusura delle scuole dal ministro Lucia Azzolina e dal premier Giuseppe Conte. "Se andiamo a vedere i dati di ieri, mi viene da pensare che la data del 3 aprile sia troppo ravvicinata per dire che verrà riaperto tutto", ha detto oggi il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese a 'L'intervista' di Maria Latella su SkyTg 24. "La situazione - ha aggiunto - è seguita a vista e quindi le decisioni verranno prese man mano che la situazione sarà più tranquilla come numeri di decessi e contagi". Ieri il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, franco Locatelli, aveva detto di giudicare "inevitabile il prolungamento delle misure di contenimento".

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