A volte risorgono. Succede a Gianluca Curci, portiere del Bologna. Pesantemente contestato dopo la sconfitta con l’Atalanta, quando le sue incertezze costarono tre punti, il numero uno rossoblù si riabilita nel modo più clamoroso.
Una serie di parate decisive e un’uscita a valanga su Palacio, completamente solo davanti a lui, gli valgono il premio di uomo-partita Sky e consentono al Bologna di pareggiare 1-1 la sfida interna con l’Inter.
A parte gli incontestabili meriti del portiere e l’aiuto di una traversa amica quasi allo scadere, il Bologna ci mette del suo per firmare l’ennesima rinascita di questo tormentato campionato. Pioli rimodella la squadra con un pizzico di coraggio, rinunciando alla verve di Laxalt per uno schema 3-4-2-1 che consenta alla coppia Diamanti-Kone un impiego da trequartisti alle spalle di Cristaldo.
La mossa si rivela azzeccata perché il Bologna chiude bene i varchi al gioco interista ma soprattutto manovra e costruisce con una certa freschezza e vivacità propositiva. Su queste basi nasce il vantaggio del Bologna con palla rubata da Diamanti a Taider, Cristaldo in fuga sulla corsia di destra e Kone pronto a trasformare in oro l’assist dell’argentino. Oltre ai tre tuomini dell’attacco, si segnalano uno scatenato Morleo, padrone della fascia sinistra e Perez come solida diga centrale.
Purtroppo alla felice serata del Bologna non collabora l’arbitro Banti, che risparmia il doppio cartellino giallo a Taider e fischia molto spesso a vantaggio dell’Inter. I ritmi accesi del primo tempo e l’intesità espressa sul campo costano cari al Bologna e Pioli decide di cambiare strategia, complice un’acciacco al polso di Cristaldo. Al posto del giovane argentino ricompare Rolando Bianchi e la squadra prova a battere la via del lancio lungo per l’ariete d’attacco. Un grande Handanovic dice no a una punizione di Diamanti e a un destro folgorante di Bianchi, poi il Bologna si spegna poco a poco come una fiammella facendosi incalzare dall’Inter.
E qui entra in gioco Curci con le sue parate importanti. Lo trafigge solo un tiro di Jonathan , malamente deviato da Sorensen, il più impacciato e impreciso in una difesa che recupera l’esperienza di Natali. Il Bologna non riesce a congelare il gioco, ma anche i ritmi interisti si abbassano e alla fine arriva un 1-1 che fa classifica e morale, prima della serie di ferro con Parma, Juve, Fiorentina e Genoa.
Un Bologna da riconfermare nello schema e negli uomini, con una debita eccezione per Laxalt, che meriterebbe di entrare almeno in staffetta per portare freschezza e vivacità quando la squadra perde mordente.