Ha un bel dire Pioli che il portiere non è decisivo e che i gol si prendono per negligenze dell’intera squadra. Certo, il collettivo del Bologna sul prato di Bergamo si concede qualche distrazione di troppo, ma un portiere di qualità sta tra i pali anche per scrivere la storia della partita con le sue parate.
E i capitoli che riguardano Curci sono troppo spesso negativi. Contro l’Atalanta i due gol che decidono la gara pesano soprattutto sulle sue spalle. Sul tiro dell’1-0 di Brivio si tuffa in netto ritardo e non riesce ad arrivare sulla palla che corre verso l’angolo. E quando Livaja scaglia una sassata dai venti metri a tempo scaduto, respinge in modo così goffo di pugno, da deviare la palla in fondo alla propria porta.
L’emergenza portiere, che le tre partite senza gol al passivo avevano momentaneamente sopito, torna più che mai viva e urgente in un Bologna che ripiomba nelle sue paure. Con Stojanovic ancora infortunato e Agliardi che eredita le paure di un campionato fa, le alternative di Pioli si riducono al minimo. E così il problema del portiere aggrava i dubbi di un Bologna atteso ora da un ciclo terribile: Inter, Parma, Fiorentina e Juventus.
Contro l’Atalanta Pioli pecca di eccesso di fiducia. Forte del suo nuovo schema-feticcio (3-5-1-1) sbarca a Bergamo con l’intenzione di portare a casa almeno un punto. E la squadra gioca sotto traccia, dando vita a un primo tempo inguardabile, con la fattiva collaborazione degli avversari. Con Diamanti ben pressato da Brivio, Laxalt e Kone meno esplosivi del solito e Krhin nell’abituale ruolo di tacchino freddo, la squadra erige la sua barricata con un certo ordine. Ma quando c’è da costruire la manovra, non trova sbocco anche per la timidezza di Crespo e Morleo sulle corsie esterne.
La ripresa si vivacizza per gli erorri del Bologna. Comincia Sorensen, con un retropassaggio omicida che Marilungo per fortuna non sfrutta, poi è Brivio a involarsi sul lato sinistro, trovando flebile resistenza in Crespo e fatale complicità nel piazzamento di Curci. Sotto per 1-0 e dopo aver già sostituito Laxalt con Della Rocca, Pioli decide di spedire in campo l’ex Bianchi, che a Bergamo ha una tradizione psoitiva. E nel giro di due minuti il, barbuto bomber infila il primo gol della sua nerissima stagione. Su cross da destra di Diamanti, Cristaldo stacca da campione e coglie la traversa. Sulla ribattuta la zucca di Bianchi è pronta a ribadire in gol.
Potrebbe essere il momento per cercare il grande colpo e Garics lo sfiora su invito di Diamanti con un bel destro al volo che si spegne sull’esterno della rete. E così al minuto 47 tocca a Curci firmare il 2-1 finale con il suo goffo tentativo di respinta a pugni che regala il gol a Livaja.
Classifica sempre cortissima e dunque aperta a qualsiasi sviluppo, ma Bologna bruttino, a tratti inguardabile, che pure potrebbe portare via punti, se fra i pali non ci fosse Curci.
Aspettando le grandi, Pioli provi a recuperare la miglior difesa (sono fuori Cherubin, Natali e Mantovani), l’indispensabile Perez e un portiere che non ci faccia tremare al primo tiro in porta. Amen.