Quando si dice la carica, la rabbia, la convinzione. Il Bologna riscopre le virtù degli umili e strappa il pareggio 2-2 a un Napoli stellare sospinto da Higuain, Callejon e Hamsik, ma non irresistibile in difesa.
L’eroe della domenica è Rolando Bianchi, finalmente rivisto sulle misure di un tempo, quando faceva impazzire i tifosi del Toro. Suo il gol che accende la partita con un colpo di testa folgorante su cross tagliato ad arte da Diamanti. Suo anche il raddoppio a tempo scaduto, con il Bologna sotto 2-1 e ridotto in dieci uomini per l’espulsione di Kone. Controlla di destro la palla, piovuta da un corner di Diamanti, e poi infila la porta napoletana con una nitida staffilata. Tripudio, osanna e festa grande al Dall’Ara.
Davide Ballardini, da dieci giorni al timone del Bologna, può legittimamente correre sotto la curva a festeggiare un 2-2 pieno di sostanza e di buoni contenuti. E i tifosi che una settimana fa contestavano, dopo la pallida esibizione con la Lazio, adesso si spellano le mani.
Hanno ritrovato lo spirito guerriero dei momenti d’oro, hanno visto una squadra vogliosa, pronta ad azzannare ogni pallone, anche contro avversari forti e titolati.
Immutato lo schema 3-5-1-1, con Perez leader a centrocampo e la coppia Kone-Pazienza sui lati. Un reparto molto muscolare ed esperto, ben sostenuto anche dal lavoro preziosissimo di Garics e Morleo lungo le fasce e dai rientri profondissimi di Diamanti e Bianchi.
Prigioniero di questa tela elastica, il Napoli combina davvero poco, mentre il Bologna spinge sul fianco sinistro più volte, finché Diamanti non indovina il cross e Bianchi la zuccata vincente. Chiuso il primo tempo in vantaggio, il Bologna è preso d’infilata dalla furia del Napoli in avvio di ripresa. Sostenuta da Hamsik (appena entrato) e da uno scatenato Mertens, la squadra di Benitez si fa più volte pericolosa e Curci deve sventare in angolo una punizione capolavoro del belga.
Ma il pareggio napoletano arriva solo su rigore, per un fallo di Kone che rovina addosso a Dzemaili in area. Higuain fa centro con una bomba di destro e pochi minuti dopo Lazaros, appena entrato al posto di Perez, perde un pallone fatale a centrocampo. Hamsik-Higuain-Calejon disegnano una verticale perfetta e l’esterno d’attacco firma il 2-1.
Il Bologna ha il merito di non arrendersi e di spingere anche in dieci uomini, quando una seconda ammonizione costa il cartellino rosso a Kone. E così il pareggio finale, firmato da Bianchi, ha il senso di un giusto tributo al ritrovato cuore del Bologna.
Migliora la classifica, complici i risultati favorevoli, e le prospettive di mercato subiscono qualche ritocco. Più che mai necessario un centrocampista di regia, da affiancare a Perez. Sempre importante l’arrivo di un attaccante di peso, anche se il Bianchi visto contro il Napoli può legittimamente riaprire i giochi del futuro. Ritrovata la condizione fisica e la fiducia piena di Ballardini, sembra un altro giocatore, la bella copia dello sperduto don Chisciotte che cozzava contro tutti i mulini a vento senza vincere mai una battaglia.