Non memorabile, nemmeno una catastrofe. Chi si attendeva il ‘Padrino parte II’ o ‘Spiderman 2’ è rimasto deluso da Cattivissimo me 2. E’ vero: poche idee, poche novità, trama del primo capitolo rimasticata. Non è un vero e proprio sequel, siamo d’accordo. E’ un’espansione (come se fosse un videogioco) del mondo della prima pellicola. Ma qualche pregio c’è (oltre ai grandiosi incassi): il ritmo (i primi venti minuti sono la cosa migliore del film), la discreta ironia….e l’enorme spazio riservato ai Minion.

Il ragazzo sulla venticinquina seduto accanto me lo lisciava, il Minion-peluche. Un po’ come i pinguini di Madagascar (e infatti poco di buono si è visto dopo la travolgente prima ora di Madagascar 1), i giallissimi aiutanti (ufficialmente cugini degli Oompa Loompa, se pure mescolano le marmellate. E ci hanno risparmiato – finora – il Minion-psicanalista) vengono sovrasfruttati nel sequel per cavalcare l’entusiasmo del pubblico, che ride copiosamente a ogni inquadratura. I Minion però, devo dire, non stancano. Ciò che stanca è la bonta del protagonista Gru: se il film barcolla è perché non ci stupisce più di nulla. Telefonato lo svolgimento, telefonati i twist, telefonato pure il finale. Il film ha quei pochi picchi nei dialoghi (alcuni molto buoni) e nei super gadget di Gru e della co-protagonista. In pratica ciò che era la forza del prototipo viene dosato con molta parsimonia nel sequel. Arriverà un numero 3? Con questi incassi è facilmente pronosticabile. Ma lo spin-off sui Minion, per piacere, quello no.