Ieri l’intervento determinato ma pacato di Marotta mi è piaciuto molto. L’Inter ha subito un grave errore arbitrale che però non giustifica la prestazione.
Il Milan invece 7 giorni fa con la Roma avrebbe avuto ben d’onde di recriminare. L’ho già scritto la scorsa settimana, quindi evito di tornare degli episodi. Mi limito a osservare quello di oggi. In vantaggio il Milan subisce l’ennesimo rigore. Romagnoli fa un intervento pericoloso su Pussetto in area. Il nostro capitano però devia il pallone prima di colpire l’avversario. Un tempo, a palla presa e tolta dalla disponibilità dell’attaccante non era fallo. Oggi è cambiato qualcosa. E se nulla è cambiato come mai l’arbitro non va a verificare. Non era un grave errore? Quello di settimana scorsa che ha trasformato un fallo subito in ina rigore contro a Bennacer neppure?
Serve un profondo chiarimento perché così non va. E lo dico oggi che abbiamo ottenuto la vittoria.
Un successo tutt’altro che semplice quello di Udine contro una squadra trasformata nel modulo e determinazione.
Le due squadre, che vengono da appuntamenti nelle coppe, giocano un primo tempo a ritmi non forsennati. Il Milan pressa alto cerando di recuperare velocemente palla. Bennacer la butta sù per Ibra che addomestica e serve per l’accorrente Kessie, bravo a piazzare il piattone sotto la traversa. L’Udinese prova a fare la partita ma il Milan, a parte una sanguinosa palla persa a centrocampo da Kessie, non riesce ad essere pericolosa. Poi, in avvio della ripresa, il rigore del pareggio. Il Milan si ricompone, Pioli cambia qualche interpreti e il Milan torna a fare la partita. Bene Tonali, per Bennacer, in proiezione costante Dalot, che non fa rimpiangere un buon Calabria, ed eccellente Diaz. Maldini e Massara hanno imbastito un discorso con il Real per provare a confermare lo spagnolo sin d’ora. Prestito di un altro anno con riscatto o acquisto a titolo definitivo con diritto di riacquisto. Beh, per quello che sta facendo vedere lo spagnolo meriterebbe appieno la conferma. Dialoga benissimo con Tonali, Calhanoglu e Ibra, ragazzi che sanno come trattare la palla.
Per vincere questa partita difficile bisogna però affidarsi ancora a Re Zlatan. Su una palla persa e alta in area Ibra alza il gambone a due metri da terra rovesciando in rete. Mancano 10 minuti dalla fine e l’Udinese alza bandiera bianca.
Arrivano altri tre punti, importantissimi, che ci tengono al comando.