La partita di questa sera non era di nessun interesse. Sfumata la Coppa Italia e con troppe squadre davanti per sperare in una qualifica europea (non in Conference League per favore) la partita con la Roma non aveva nessuna motivazione.

Il Milan dà il peggio di sé, non tanto per la partita giocata ma per l’andamento della stessa. Dopo 10 minuti già sotto con l’ennesimo gol subito su calcio da fermo. Poi Gimenez, stasera mandato in campo con Felix, rifila una mezza gomitata a Mancini che sviene. VAR ed espulsione sacrosanta.

Non ho interesse o enfasi, questa è stata la premessa, però è una vergogna che Mazzoleni al VAR tanto stasera che qualche giorno fa nella Finale, abbia trattato in modo diametralmente opposto due situazioni identiche. Spero che gli abbiano detto di aver commesso un errore contro il Bologna e abbia imparato la lezione applicando il giusto protocollo stasera.

Resta il fatto che il Milan è rimasto cornuto e mazzolato, che Mancini resta un giocatore scorretto e che Gimenez deve farsi furbo.

La Roma pensa di averla vinta e il Milan in inferiorità si difende basso e ordinato ripartendo. Pulisic e Reijnders hanno buoni piedi e fraseggiano negli spazi. Jimenez spinge e dà un suo inserimento arriva il pareggio di Felix.

Nella ripresa la partita va come deve andare. La Roma segna due gol. Il primo su punizione da lontano e responsabilità di Maignan, la seconda con la difesa oramai schierata a presepe.

I nostri mostrano un’insensato nervosismo. Pavlovic si mette testa a testa con Mancini. Ammonizione per entrambi? No, perché Piccinini non interviene (il romanista era già ammonito). Conceição esplode a tre minuti dalla fine protestando (per cosa?!) e viene espulso. Un peccato non vederlo in panchina nell’ultima partita della sua triste carriera sulla nostra panchina.

Della sconfitta non interessa ma la cosa triste è che non ci sono speranze neppure per il futuro, almeno con questa proprietà.