La trasferta con la Roma era una partita per molti versi decisiva. Una sconfitta avrebbe segnato non solo la fuga dell’Inter ma anche il risucchio nella zona calda per il quarto posto, seppur occupando sempre il secondo. Il pareggio avrebbe tenuto gli inseguitori a distanza, lasciando ampio margine di vantaggio all’Inter. La vittoria per contro, oltre a lasciarci a quattro punti dall’Inter avrebbe dato morale e spazzato i dubbi sulla condizione attuale.
Pioli compie una scelta coraggiosa e sperata da molti: fuori Romagnoli, ultimamente imbarazzante, e Tomori a completare la coppia centrale con Kjaer. La Roma è rimaneggiata senza Dzeko, Smalling, Ibañez, Santon, Calafiori e Zaniolo. Però non si può certo parlare di trasferta semplice.
Ibra e i compagni si radunano a centrocampo prima del via quasi a caricarsi. L’approccio al match è rabbioso. Pressing forsennato a tutto campo e tantissime occasioni per andare in vantaggio: Kjaer fuorigioco millimetrico su schema da calcio d’angolo; Ibrahimovic che prova di tacco invece che appoggiare a Calhanoglu libero sul dischetto del rigore dopo una palla rubata; Rebic che in ripartenza davanti a Lopez passa a Ibra in fuorigioco piuttosto che battere a rete. E ancora: Rebic respinta, Ibra che cerca Kessie in centro area, anticipato di un niente con rimpallo sfavorevole. Al quarto d’ora il Milan potrebbe essere 4-0. Invece si è ancora in pareggio. Ancora Rebic dal limite con Lopez che mette in angolo.
Giocare in questo modo senza riuscire a concretizzare lascia perplessi, anche perché difficilmente si può tenere 90 minuti a questi ritmi. La traversa ferma il colpo di testa di Kjaer al 26. Serata storta? Viene da chiederselo.
Sia Hernandez e Rebic a sinistra, che Saelemaekers a destra tengono costantemente in apprensione i giallorossi. Al 32 Rebic, con calcio dal limite, chiama alla parata Lopez. A maggior ragione ci si interroga sul mancato tiro in occasione della palla a Ibra in offside. Rebic sulla sinistra è incontenibile. Palla in mezzo per Saelemaekers che devia da dentro l’area e trova ancora pronto Lopez. Ci vuole il gol.
La Roma sporadicamente si affaccia in avanti con azioni pericolose. Al 37 è Mikjotaryan a non trovare la poeta su pallonetto. Poco prima Tomori e Tonali si interpongono alla doppia conclusione di Pellegrini. Ottimo il salvataggio, specialmente di Sandro, che fa capire come questa sera la mentalità sia diversa dalle ultime partite.
All’andata la Roma ottenne un rigore a favore per Bennacer che subì un pestone. Non sono ubriaco, avete letto bene. Pestone subito e pure rigore. Questa sera poco prima dell’intervallo il pestone lo subisce Calabria da Fazio. Rigore per il Milan. Calabria era al limite dell’area affollata spalle alla porta. Io questi rigori non li darei mai, il regolamento però li prevede e Kessie è impeccabile. Vantaggio strameritato che sarebbe dovuto essere più ampio e mi sarebbe piaciuto ottenuto in modo diverso, anche se non ci possono essere discussioni. I primi 45 minuti di chiudono con 12 tiri nello specchio, conferma di un gioco convincente.
La ripresa inizia con Diaz al posto di Calhanoglu. La Roma ha un altro piglio ma la prima occasione è sui piedi di Hernandez che manca la porta in azione di ripartenza e superiorità numerica. L’azione seguente Tonali perde la posizione per dare il raddoppio a Calabria su Soinazzola che tocca per Veretout. Il francese prende la mira e, a differenza dei nostri, mette sul palo lontano in modo imparabile per Donnarumma.
Diaz fatica a entrare in partita e Saelemaekers non ha il ritmo dei primi 45 minuti. Dopo una decina di minuti Pioli deve rinunciare a Ibrahimovic. Gli subentra Leao. Il Milan torna a pressare, Calabria recupera palla, la dà a Saelemaekers che trova Rebic. Grande controllo del croato che salta Mancini e davanti a Lopez non sbaglia. Purtroppo pochi minuti dopo deve uscire per infortunio e così Pioli manda in campo Krunic.
La Roma aumenta i giri. Hernandez si fa vedere in un’incursione delle sue. Palla in angolo. Un minuto dopo è Mikjotaryan a sfiorare l’incrocio dei pali. Sul cambio di fronte conclusione ancora di Saelemaekers. La partita è bella ma va chiusa. Su calcio da fermo Tomori impegna ancora Lopez. Krunic prova da 30 metri ma Lopez mette in angolo. Calabria ferma un contropiede lanciato da Leao e allora Pioli mette forze nuove in campo. Meité e Castillejo per Tonali e Saelemaekers. Ottima la prova dei due giocatori che lasciano il campo a 10 dalla fine. Purtroppo il portoghese ancora una volta è altalenante. In una discesa passa davanti a Mancini. Per me era più rigore questo che quello dato a Calabria. Tutto regolare…
La Roma si riversa in avanti alla ricerca del pareggio. Donnarumma si fa trovare pronto. Kessie è monumentale. Dappertutto. Altre note positive l’intera linea difensiva. Gli undici in campo all’inizio hanno dato prova di carattere. Stasera il Milan ha giocato da squadra. Tutti a disposizione dei compagni, pressing organizzato e nessuna lamentela, a partire da Mr. Ibra. La vittoria è tanto meritata quanto di peso specifico importantissimo. Come detto interrompe una serie di risultati negativi e spazza i dubbi. Ora bisogna tenerla bene in mente e tornare a giocare con la leggerezza e determinazione pre-gennaio. Forse lo scudetto è andato, in fondo la mancanza di coppe è un vantaggio non indifferente e la rosa dell’Inter è forte.
La partita di questa sera ha permesso di ritrovare il carattere, anche perché dopo un inizio come quello attuale con tante occasioni non concretizzate era possibile perdersi. Ora si dirà che la Roma non vince contro le grandi, allora il Milan è tornato grande.