La giornata sulla carta era tutt’altro che favorevole. Trasferta a Napoli, una da cinque stelle di difficoltà. È arrivata una vittoria ma, ancora di più, è arrivata in modo più che convincente.
Il Milan parte bene andando a pressare alto e creando potenziali occasioni quando recupera palla nella metà campo avversaria. All’ottavo Rebic al volo davanti a Meret imbeccato da Ibra, svirgola. Un minuto dopo è Calhanoglu a scaldare i guanti del portiere napoletano. Sul corner seguente Kjaer colpisce male dal limite dell’area piccola.
Saelamaekers tocca tanti palloni senza efficacia. La notizia migliore è che Hernandez è tornato a farsi vedere in fase offensiva. Al minuto 20 l’imbeccata è per Ibra che incorna da appena dentro l’area segnando il pazzesco gol del vantaggio.
Il Milan merita il vantaggio per il gioco espresso e le occasioni create.
La trama della partita cambia. Il Milan arretra e attende mentre il Napoli inizia con l’infinità trama di passaggi alla ricerca del giusto varco. Gigio para di Mertens e sul corner seguente il flipper in area è benevole con noi. Il Napoli arriva troppo spesso alla conclusione causa una difesa troppo bassa.
Il secondo tempo ricomincia sulla stessa falsariga. Il Milan però è messo meglio in campo con meno linee di passaggio libere per il Napoli. Dopo una decina di minuti Hernandez recupera palla, la passa a Calhanoglu che trova Rebic sulla corsa. Il croato mette una palla millimetrica per Ibra che di coscia, ma a oltre un metro e mezzo da terra, mette in rete per il raddoppio. Il Napoli sembra sentire il contraccolpo del gol. Il Milan sembra padrone del campo sino a quando Balayoko ruba palla a Kessie, con un mezzo fallo?!, dando il via al gol di Mertens. Poi, pochi minuti dopo, il francese ex Milan atterra Hernandez in ripartenza prendendo la seconda ammonizione. Il Napoli resta in 10 e deve fare a meno anche di Politano, migliore tra i partenopei che io avrei tenuto a Milano facendogli cambiare sponda del Naviglio. Bonera cambia qualche interprete. Dentro Castillejo, Hauge e, poco dopo, Colombo, per Saelamaekers, non meraviglioso stasera, Rebic, che ancora non ha i 90 minuti, e Ibra infortunato. I nostri ragazzini non brillano ma corrono rendendo la costruzione del Napoli difficoltosa. Si dovrebbe chiudere con il terzo gol. Castillejo, Hauge e Colombo dapprima ci provano, con Meret che risponde, e poi ci riescono grazie al norvegese che punta e salta Manolas, non proprio l’ultimo arrivato, e conclude sotto la traversa.
La vittoria a Napoli è un capolavoro. È vero che il Napoli ultimamente in casa non è proprio brillante e che l’assenza di Ozimhen probabilmente ha pesato, ma i meriti vanno tutti alla squadra di Pioli. Dopo l’Inter supera anche il Napoli e ritorna in testa alla classifica. Una vittoria netta e soprattutto una partita giocata da squadra matura capace di capire i differenti momenti del match. Ottimo l’approccio, bene la fase iniziale che ha intimorito il Napoli e poi anche bene, tutto sommato, la parte della partita dove si è sofferto. Giocatori attenti e avversari, tutto sommato, poco pericolosi. Giovedì ci sarà la trasferta in Francia per il quarto match del girone di Europa League. Un’occasione per chi ha giocato meno, dovesse arrivare una sconfitta ci saranno comunque ancora due partite per chiudere il discorso qualificazione. Il campionato ora è molto più importante.