Una partita sofferta contro una squadra ostica. Alla fine due pareggi per passare il turno. La qualificazione si sarebbe dovuta chiudere all’andata, così come andati in vantaggio in apertura per un rigore causato ancora da un fallo di mano, incomprensibile una sofferenza simile.
La squadra ha subito il pareggio e poi ha sofferto anche in superiorità numerica.
C’è poco da commentare. La squadra manca di serenità e il nervosismo è palpabile. Fisicamente abbiamo sofferto, specie nella ripresa come ultimamente avviene sempre.
Abbiamo smarrito la sicurezza che avevamo sono a qualche settimana fa. È comunque arrivata la qualificazione che può dare fiducia. Certo che serve ben altro. Ad esempio una vittoria a Roma, anche senza grandi meriti o bel gioco. Non sarà per nulla facile perché anche i giallorossi in questo periodo ci sono superiori per gioco e forma fisica. In compenso all’andata i ruoli erano invertiti e a San Siro fu pareggio ( con un rigore senza senso per i giallorossi e generoso per noi). Magari tra tre giorni la sorte girerà e da lì si potrà ripartire.