C’era una volta Verona. Ora la squadra che ha deciso non una bensì due stagioni è lo Spezia. Mentre la sconfitta dello scorso anno era arrivata per demeriti del Milan, questa sera la storia è andata diversamente.
Il Milan ha provato a vincere sin dal fischio d’inizio. Tanti tiri in porta e un Provedel sempre pronto. Molte le parate del portiere spezzino, pochi i miracoli. Il Milan fa la partita ma fatica a sbloccarla. Hernandez sbaglia anche un rigore provocato da Leao, bravo ad anticipare l’estremo difensore ligure. Quando già si prospettavano spettri di partita stregata è arrivato il vantaggio di Leao lanciato a rete da 40 metri.
Il Milan va a riposo in vantaggio e qui sbaglia. La squadra torna in campo poco convinta e con il passare dei minuti si spegne. Pioli non ha ricambi in panchina. Bakayoko non ha ritmo e Krunic è un fantasma a centrocampo. Lo Spezia aumenta il ritmo e trova il pareggio con una bella azione. A quel punto il mister aumenta il peso offensivo. Giroud a fianco di Ibra, che può venire più incontro. Messias a sinistra al posto di un evanescente Saelemaekers e poi Rebic per il migliore in campo tra i rossoneri, Leao, che aveva finito l’energia. Il Milan cresce e chiude lo Spezia nella metà campo. Provedel si fa sempre trovare pronto sino a quando al 91 Messias imbeccato da Rebic coglie l’incrocio dei pali. Gol arrivato a gioco fermo perché l’arbitro Serra aveva fischiato il fallo su Rebic invalidando il vantaggio. L’arbitro ammette l’errore, Provedel para ancora due volte e lo Spezia completa la beffa segnando il gol vittoria in contropiede.
Cosa si può dire? Colpe di Pioli? Forse non aver dato la scossa dal decimo della ripresa quando la squadra mostrava evidenti segni di difficoltà. A sua discolpa non aveva alternative in panchina a centrocampo a meno che… visto che Krunic era assente ingiustificato avrebbe potuto alzare Florenzi e inserire prima Calabria. Anche Castillejo è un lottatore e in molte situazioni analoghe ha tenuto palla, subir falli e gettato nella mischia fatto bene. Se la partita fosse finita 6-1 il risultato sarebbe stato giusto. Di fatto è stata una serata storta segnata però da un clamoroso errore arbitrale. Purtroppo contro questo nulla si può fare, sono uomini anche loro e possono sbagliare, come peraltro Serra limpidamente ha ammesso. Ora però, proprio come lo scorso anno, Spezia rischia di essere fatale. Juventus e Inter nei prossimi due match. Se non si otterranno sei punti si potrà ufficialmente salutare la corsa al titolo, nonostante Pioli dica che gennaio non sarà determinante.