Ricordo quando venne presentato Ibra la prima volta. Era Milan – Lecce. Lo svedese venne a salutare i tifosi nell’intervallo. I compagni giocarono una grande partita vincendo 4 a 0. Qualità e personalità dei giocatori del Milan d’allora erano abissalmente differenti da quelle attuali.
Il Milan con la Samp gioca l’ennesima deprimente partita. La squadra di Ranieri entra in campo con le idee chiare. Stringere al centro lasciando più libere le fasce e ripartire. Poche idee quelle trasmesse dall’esperto allenatore ma chiare nella testa dei giocatori blucerchiati.
Le idee invece latitano tra i rossoneri. Zero conclusioni nei primi 45 minuti. Poche nella ripresa dove la Samp non passa solo grazie a tre ottimi interventi di Donnarumma. L’imprecisione è la costante del gioco dei nostri. Dopo le cinque sberle prese a Bergamo nessuno, salvo Bennacer, ha il minimo orgoglio. Corrono a vuoto, fanno un pressing disordinato e sembrano non essersi mai allenati insieme. Oltre a sbagliare i passaggi sono errate anche le idee e i movimenti.
Pioli è un mistero, esattamente come Gianpaolo e Gattuso. Suso è intoccabile. Io spero si faccia male, un paio di mesi fuori. E non ditemi che sono cattivo. Se non si fa male lui me ne faccio io perché vederlo in campo mi fa venire la gastrite. Ma lo avete osservavo bene oggi. Non ha mai saltato l’uomo, non ha mai messo una palla in mezzo come si deve, non ha mai concluso decorosamente. Uniche giocate tre passaggi per Calabria che si soprapponeva. Qualcuno mi spieghi perché lo spagnolo è un giocatore intoccabile. Lo chiederò direttamente a Pioli in una conferenza stampa!
Poi non ho capito perché si uscito Bonaventura e non Krunic, sino a quel momento uno dei peggiori in campo. Serve qualità e quella di Jack è superiore a quella del bosniaco. Non capisco come mai nessuno provi la difesa a tre o giocare con le due punte.
Detto questo il Milan manca di personalità. Maldini ha parlato alla squadra ma nulla è cambiato. L’acquisto di Ibra, che passeggia, è dovuto proprio a quello. Chi ne aveva da vendere, e i risultati gli danno ogni giorno più ragione, era Gattuso. Probabilmente Rino aveva chiesto qualche inserimento di giocatori d’esperienza. Il Milan non può essere una squadra tutta di giovani che vengono venduti una volta valorizzati. Si tratta di una società differente, caro Gazidis. Forse ora lo hanno capito ma per cambiare rotta servono scelte importanti. Sfoltire la rosa, ammesso che si riescano a vedere giocatori sopravvalutati e che hanno poco mercato, e inserire qualche altro giocatore d’esperienza. Nessuno spiega perché Caldara, a disposizione, continui a non giocare e, anzi, il Milan stia cercando un difensore. Il problema principale è la pochezza in fase realizzativa, da imputare anche al centrocampo, e si cercano difensori. Quante cose che non capisco ma che, probabilmente, visti i risultati non capiscono neppure dirigenti e allenatori.