Esistono le serate storte. Inizi a sentirne l’odore quando ti dicono che Ibrahimovic è Kjaer non saranno a disposizione. Poi il tarlo del dubbio si fa vedere dopo tre minuti quando perdi Gabbia e sei costretto a inserire il giovane Kalulu, all’esordio in serie A. Quando pochi minuti dopo il Parma va in vantaggio, con una discesa di Gervinho affrontato proprio da Kalulu al quale passa la palla sotto le gambe per l’accorrente, e libero, Hernâni, il dubbio diventa una quasi certezza. Poi due incroci dei pali e un palo su punizione, ma anche un gol giustamente annullato per pochi centimetri di fuorigioco di Castillejo fanno cadere la parola quasi. Serata storta e Milan in svantaggio all’intervallo. Il Parma, una volta avanti, pensa solo a difendersi. Lo fa bene ma la palla tra i piedi dei rossoneri si muove lentamente. Diaz non trova la posizione, Rebic fa fatica nel venire incontro ed è efficace quando si gira verso la porta sulla sinistra. Calhanoglu cresce con il passare dei minuti ma non trascina.
Nella ripresa dentro Hauge e Leao per Diaz e Castillejo. La mossa, proprio come sette giorni fa a Genova, permette di avanzare il turco sulla trequarti. In compenso i due subentrati fanno peggio dei sostituiti.
Il Milan inizia bene e dopo cinque minuti è ancora la traversa a fermare la conclusione di Calhanoglu. Terzo legno personale della serata. Osorio è versione fenomeno, sempre nel posto giusto e con il tempismo perfetto. Alla seconda azione il Parma raddoppia. Milan sotto di due reti proprio come con il Verona, altra serata stortissima finita con un pareggio nel recupero dopo un dominio assoluto.
Allora c’era Ibra, che sbagliò un rigore, stasera no. Hernandez accorcia subito, togliendo l’ansia del doppio svantaggio. In compenso servono due gol, impresa non semplice in una serata come questa. Il Milan perde anche Bennacer a una ventina di minuti dal termine. La fatica inizia ad essere palpabile e il gioco spezzettato. Inglese intercetta ogni rilancio facendosi fare spesso fallo. Il Parma si difende bene, al Milan mancano idee ed energie mentre quelle degli emiliani si moltiplicano. Calabria ed Hernandez continuano a spingere. Il primo la mette in mezzo al novantesimo per Rebic che si stacca in area e conclude. Sepe respinge sui piedi del francese che infila la doppietta del pareggio. Il pareggio fa tornare le energie ai nostri ma mancano i minuti. Resta l’imbattibilità ma si perdono due preziosi punti con tutti gli inseguitori che si avvicinano. Ora ci saranno tre partite di campionato prima della pausa di Natale.