La serata poteva essere tranquilla. Il Palermo era arrivato a Milano senza grandi velleità. Una bella gita nella città dell’Expo prima dell’arrivo della nebbia, fenomeno sconosciuto nella bella città siciliana. Mihajlovic ha confermato la formazione partita nel derby, lasciando in campo certezze e rimandati. Dopo pochi minuti il Milan ha l’occasione per passare, pratica rimandata di una quindicina di minuti quando Calabria, subentrato ad Abate, ha sfoggiato il primo cross riuscito della stagione. Palla addomesticata da Bonaventura per Bacca e vantaggio meritato. Partita solo da chiudere e invece il Milan prende i ritmi di Montolivo, tornato per l’occasione in versione camomillo, e il gol del pareggio arriva inesorabile su corner con semi uscita di Lopez anticipato da Hijemark. Il Milan torna a spingere, il Palermo attende senza peraltro ripartire e prima della pausa arriva il nuovo vantaggio grazie a un punizione conquistata e battuta da Jack Bonaventura, uno dei migliori in campo salvo qualche innamoramento di troppo del pallone.
La difesa tiene bene e il primo tempo, salvo l’episodio del pareggio, è positivo anche se non stellare.
Il secondo tempo però si riapre sulla falsariga del primo. Il Milan tiene palla ma non morde. Manca la cattiveria per chiuderla. In avanti Luiz Adriano, il peggiore in campo, non tiene un pallone. Bacca corre tanto a volte con poca efficacia. I migliori sono i due sulla fascia destra: Calabria e Kucka, il migliore in campo. Il mister mette in campo Balotelli che però non fa in tempo a toccare una palla che il Palermo pareggia con una splendida azione in velocità con tocco di Gilardino per Hijemark. Il Milan sembra impaurito e risente del secondo gol subito, su altrettante occasioni. Al minuto 60 però arriva il nuovo vantaggio grazie a uno splendida palla messa da Kucka che Bacca devia di testa. Incubi scacciati e una ventina di minuti di possesso per tre punti obbligatori. Mihajlovic toglie il fischiatissimo Honda, zero passaggi in avanti per lui anche questa sera, e Balotelli fa vedere a Luiz Adriano come si tiene palla e a Honda come si ispirano i compagni con qualche passaggio filtrante.
La difesa si è mossa bene con il solo Zapata incerto in qualche occasione. Bene De Sciglio, benissimo Romagnoli e Calabria. Montolivo è stato un po’ lento e spesso spostato rispetto alla zolla centrale davanti alla difesa in fase d’interdizione. Luiz Adriano continua a non convincermi, spero faccia presto qualcosa per farmi cambiare opinione perché preferisco di gran lunga Balotelli, molto più punto di riferimento. E se lo provassimo dietro alle punte? Al mister l’ardua sentenza!