Aver visto Atalanta – Juventus prima della partita di San Siro sicuramente influenza il giudizio. La differenza tra le due partite è lampante con quella di Milano di una o due categorie inferiori. Al Meazza piove, esattamente come faceva a Bergamo, quindi anche il terreno non è una scusante.
Pioli non cambia molto rispetto al solito, se non per le indisponibilità. Lentezza Biglia prende il posto di Bennacer, Bonaventura quello di Calhanoglu, entrambi squalificati dopo l’ingiusta ma prevedibile pioggia di cartellini di Torino. Suso si rende conto di aver la gastroenterite nel riscaldamento e così Pioli si affida a Rebic.
Il Milan parte con una buona intensità. Il cross di Conti viene respinto da Meret che toglie la palla dalla disponibilità di Bonaventura. Krunic non centra la porta tirando dall’area. Lo fa Insigne poco dopo il ventesimo, che coglie la traversa. Lozano Di testa appoggia in rete. Qualcuno si appella alla sfortuna, la palla effettivamente sarebbe potuta finire ovunque ed per il Napoli è il primo tiro in porta, ma la cattiva disposizione dell linea e la scarsa reattività non lasciano appelli.
Il Milan gioca male ma nella pochezza napoletana riesce a trovare il pareggio con la prima vera azione. Hernandez scende e passa a Krunic che scarica per Bonaventura che lascia scorrere e insacca con un gran tiro.
La partita è brutta. Rebic si trova sulla testa un cross ma non prende la porta e, nel finale di tempo, Donnarumma salva su Insigne, solo davanti a lui.
Nella ripresa entra Kessie proprio per Rebic. Paquetà dopo 5 della ripresa fa capire che più avanti aumenta la propria efficacia trovando Kessie in area. L’ivoriano preferisce Piatek al tiro. Il brasiliano, osceno nel primo tempo, cresce spostato in avanti e meno costretto da doveri tattici. Certo, non trascina il Milan ma ogni tanto qualcosa prova a inventare. Dovrebbe poter fare più il brasiliano evitando però atteggiamenti di sufficienza, visti con troppa frequenza.
Il brasiliano questa sera lo ha fatto Bonaventura, il migliore tra i rossoneri con però ancora il limite di abbassare troppo la testa.
Biglia su Fifa 2020 ha velocità 55, poco più di una tartaruga. Non è adatto per giocare in Serie A con i ritmi attuali. L’errore dell’argentino regala un’occasione a Insigne. È l’ultimo sbaglio della serata poiché Pioli lo toglie per Calabria, che va esterno destro a metà campo, abbassando Kessie davanti alla difesa. La scelta parla da sola.
L’ultimo cambio del mister è per Leao che, a 5 dal termine, prende il posto di Piatek, fischiato per la prima volta dai tifosi. Purtroppo il polacco ha grandi limiti tecnici. Poi, la squadra non lo aiuta mettendogli palle solo da spingere in porta, ma questo non può essere il centroavanti del Milan. Non è in grado di venire incontro e tenere un pallone. Sempre per terra ora ha anche paura di sbagliare, quindi è deleterio alla squadra.
Rispetto alla Juventus il Milan ha fatto un passo indietro nel gioco. Quasi sempre, per evitare il pressing, i rossoneri si sono rifugiati ai lanci lunghi. Di fatto, data la poca precisione, la palla è stata sempre resa ai napoletani. Alla fine è arrivato un pareggio. Un punto che non serve a molto se non , forse, al morale. Adesso arriveranno due trasferte importanti: Parma e Bologna. Recupereremo almeno gli squalificati ma sarà obbligatori non sbagliare. Vietato perdere.