L’ultimo derby da presidente stava per regalare una bella soddisfazione a Silvio Berlusconi. Le tre decadi di presidenza sono state celebrate dai tifosi con una coreografia a “9 colonne”. In tema di coreografie belle, ma che hanno strappato più di un sorriso, quelle della Curva Nord in dialetto milanese per una squadra con solo due italiani in campo.
Dall’altra sponda del Naviglio era la prima sulla panchina per Pioli che ha potuto preparare la partita sfruttando la pausa delle nazionali. L’Inter è parsa messa bene in campo con il centrocampo che spesso ha avuto la meglio specie nel primo tempo. Il Milan ha difeso in modo ordinato anche se Gomez, più in fase di costruzione che difensiva, ha fatto trattenere il fiato in più di un’occasione. Montella ha confermato il proprio marchio di fabbrica: Bacca al centro dell’attacco. Il Milan per 71 minuti ha giocato in 10 uomini ma, nonostante questo, ha trovato due gol con Suso. Il primo sul finire del primo tempo con uno splendido sinistro e il secondo con un altro inserimento. Nel frattempo l’Inter, che in generale ha giocato meglio e creato di più, ha trovato il gol del momentaneo pareggio con Candreva servito dopo un fallo laterale parecchio contestato. Quando oramai la partita sembrava finita su calcio d’angolo al minuto 91 Perisic ha trovato il doloroso , per i rossoneri, ma meritato pareggio.
I 90 milioni di differenza spesi nel mercato non si sono visti anche se un po’ di qualità in più non guasterebbe. Il peccato capitale di questa sera, visto come si erano messe le cose, è stato smettere di giocare e limitarsi ad allontanare la palla sperando che Lapadula riuscisse a tenerla solo contro tutti. Il 9 rossonero lo ha anche fatto in più di un’occasione ma non è bastato. In molte altre occasioni è andata bene, questa sera no ma in fondo “l’è minga semper festa”, il secondo posto con la Roma è già tanta roba.