Non sono uno scommettitore ma oggi avrei messo la casa sulla sconfitta. Era scritta nella premessa è ne parlavo con mio figlio prima del via. Un ambiente destabilizzato dalle vicissitudini societarie, un allenatore detronizzato e tutti i giocatori con oltre due milioni di ingaggio fuori dal progetto. Gazidis ha parlato alla squadra ma logicamente il suo ascendente è anni luce da quello di Boban. Ora il sudafricano esonererà Pioli? Almeno avrebbe una logica.
Hernandez è stato nettamente il peggiore in campo. Perché? Semplice, lui non è il nostro esterno sinistro ma una delle nostre maggiori plusvalenze arrivato al Milan per merito di Maldini, al capolinea.
Il campionato verrà annullato ma con la sconfitta odierna, in caso di congelamento della classifica, i rossoneri sono fuori dall’Europa. Bene casi, tanto la politica è quella dei ragazzini da rivendere, come fatto con l’Arsenal che non ha portato ad alcun successo.
Il gioco visto nelle ultime lontane uscite, compresa quella di Firenze con pareggio arbitrale, è sparito. Il Genoa segna due gol nei primi 45 minuti con azioni identiche. Discesa a destra, cross basso, difesa imbarazzante e prima Pandev e poi Cassata a chiudere a rimorchio. Male tutti. Il Milan con due azioni mette Ibra e Calha davanti a Perin, centrato dai due rossoneri.
Nella ripresa il nulla. Pioli si lamenta per i ritardi nella ripresa del gioco, piuttosto che sgolarsi nell’incitare i propri giocatori. Probabilmente è consapevole che sarebbe stato inascoltato. I movimenti dei rossoneri sono quasi sempre sbagliati, i passaggi imprecisi e le occasioni casuali. Il Genoa si arrocca al limite dell’area e io Milan invece che allargare usando tutto il campo si butta nell’imbuto rossoblu.
Lo schema urlato da Pioli è: buttala su per Ibra. Facile da leggere per i difensori. I tiri sono sempre respinti perché non “ci si libera” al tiro con palla che gira veloce ma si conclude per mancanza di alternative. Su un tiro con palla che resta in area Ibra accorcia le distanze. Non c’e il pubblico ad incitare i rossoneri. Il gol è frutto di causalità e così, proprio come prima della rete, la solfa non cambia e nulla accade. Il Milan perde. Gazidis resta solo in tribuna, solo con la sua inutilità.