Brocchi prima della partita ha parlato a lungo con il presidente che gli ha fatto le ultime raccomandazioni prima della partita. Presumo le vere indicazioni su formazione, schemi e disposizione in campo siano arrivate ben prima. Mister Brocchi, preso per le sue idee di gioco, le ha subito cambiate togliendo il trequartista fisso e lasciando ai quattro centrocampisti, Poli, Kucka, Bonaventura e Honda libertà d’inserimento. Avrebbe fatto comodo una punta di peso per tenere palla, inventare qualcosa e magari concludere. Bacca non ha queste caratteristiche ed è risultato ancora una volta inutile in fase di costruzione. Ha pressato un po’ ma un attaccante deve fare ben altro.
Nel primo tempo solo tre conclusioni sbilenche verso la porta come risultato della supremazia territoriale sterile. Affidarsi alle conclusioni di De Sciglio e Poli per risolvere la partita con la Juve è quantomeno pretenzioso. Al termine del primo tempo la sensazione comune è che il Milan abbia dominato ma, senza alcuna finalizzazione, il pericolo sia che la Juve, cinica, possa vincere con una sola conclusione.
Nella ripresa la Juve cresce ma il Milan tiene. Quella rossonera sembra una squadra, seppur con dei limiti. Quello maggiore è nella punta che, non solo è impalpabile, ma sbaglia anche i movimenti, ad esempio nella ripartenza di Bonaventura poco dopo l’ingresso di Niang.
Non sbagliano i movimenti i giocatori della Juve che in una ripartenza nei supplementari sono perfetti. Veloci, due passaggi per arrivare al limite, Calabria che non riesce a recuperare e nessuno che lo copre. Morata tocca la prima palla dall’ingresso in campo e segna.
Il Milan ha giocato meglio ma giocare bene non serve se non ci sono i risultati. In 120 minuti non ci sono state nette occasioni da rete. Nieto non ha dovuto fare un solo intervento determinante.
Ora spero non si parli di bel gioco, di Brocchi che ha dato una nuova impronta, di Milan che può ripartir da qui. Non c’è proprio niente da cui ripartire. Brocchi è un bravo ragazzo ma un allenatore mediocre, forse acerbo. Ha tenuto due cambi per gli ultimi 10 minuti mentre Allegri con i cambi ha vinto la partita. La squadra ha diversi elementi non all’altezza e una panchina mai determinante. Io avrei giocato con Balotelli e comunque lo avrei messo prima perché, se con voglia, sarebbe stato l’unico a poter dare una svolta alla partita.
Mi sono veramente stufato di vedere Honda, che anche questa sera si è limitato al compitino. Montolivo deve metterci grinta, come ha fatto per 60 minuti stasera, ma più facilmente sarebbe meglio cercasse un’altra squadra. Con gente come loro non si può vincere. E con loro Bacca e Luiz Adriano, le due stelle scelte da Galliani. Via tutti.
Le indicazioni per il futuro sono arrivate dai migliori in campo di questa sera, i due giovani esterni. Con riserva De Sciglio, finalmente con una prestazione dei tempi d’oro, mentre a pieni voti Calabria. Con loro Donnarumma, Romagnoli e da rivedere Rodrigo Ely. Sono giovani, hanno entusiasmo e possono diventare bandiere, i senatori di domani. Facciamo tornare in società gente come Maldini che può spiegare cosa vuol dire vestire la maglia a righe rossonere. Sentire Montolivo a fine partita dire che “se avessimo giocato tutto l’anno così avremmo chiuso il campionato con una classifica diversa” fa solo venire il nervoso. Franco Baresi e Paolo Maldini, due veri capitani, hanno sempre giocato così, con grinta e determinazione, nelle vittorie e nelle sconfitte, trascinando tutti i compagni.