Ultima domenica d’agosto in una parrocchia milanese. Scampoli di vacanza nell’aria ancora morbida di calura. La messa con l’orario estivo raduna stavolta tantissimi fedeli. Non che a Milano di solito le chiese siano vuote, anzi. Caratteristica antica e per fortuna anche moderna della città è la presenza di una forte componente cattolica praticante. Accresciuta negli ultimi mesi dal carisma di Papa Francesco.
Ieri però la funzione era dedicata al ricordo del cardinale Carlo Maria Martini. Anche per questo, dopo il solenne pomeriggio di sabato con la cerimonia ufficiale in Duomo, la Chiesa era stracolma. Tanto colma che, a sorpresa, le ostie non sono abbastanza per esaurire la lunghissima fila dei fedeli.
Il sorriso del giovane parroco oscilla a lungo tra l’imbarazzo e la gioia. Cerca con lo sguardo di scusarsi con la decina di persone, quasi incredule, che tornano al banco. Non capita tutti i giorni, che l’incontro con la fede sia così ricco, da far sembrare povera la mensa dei fedeli. Povera perché non si fa miracolo, le ostie non si moltiplicano. Ma si vede che il sacerdote è anche felice, e ricco di soddisfazione, perché la folla davanti all’altare, di famiglie, anziani, giovani e bambini, è sintomo di un’epoca nuova, di una voglia di pace e serenità. Una spiritualità in crescita, che speriamo possa contrastare i venti di guerra che spirano forti verso la Siria.