“Nessuno può pensare che Expo sia una banale fiera lunga sei mesi. Dobbiamo legare il destino del Paese a questa esperienza…”. Il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina coltiva un sogno: che il tema del grande evento milanese possa davvero dare indicazioni, e forse qualcosa di più, alle future generazioni, su come “Nutrire il pianeta”. Lancia anche un allarme: “Nessuno può dormire sugli allori, Spero che questi sei mesi ci aiutino a capire che, se siamo leader in qualità, non è detto sia per sempre. Gli altri si stanno attrezzando. Expo farà capire che tanti Paesi che consideriamo emergenti sono già emersi. In questo senso credo che Expo sarà uno shock positivo per gli italiani”.
Il contesto in cui parla il ministro è fertile. A Firenze si celebra il premio “Italia a tavola”, uno degli show cooking più apprezzati. Famosi chef si sfidano e propongono live le loro creazioni. Ed è davvero l’anno di Milano, questo. Vince infatti Viviana Varese (stella Michelin del suo delizioso ristorante Alice) con gli sgombri che guizzano nel minuscolo mare di ricotta e pomodoro, mentre è Cinzia Ferro, già barlady dell’anno 2013, a salire sul podio per il dopo cena con il suo cocktail Bru Bru.
Si rinsalda l’asse goloso tra Firenze e Milano in vista di Expo. Un’occhiata e un assaggio veloce al Mercato di San Lorenzo ristrutturato ed eletto a fiera d’alto gusto ci conferma: nulla da invidiare all’Eataly meneghino. Ora non resta che fare rete per vincere le grandi scommesse di Expo: garantire un reddito adeguato a chi lavora la terra, e creare manager che possano aiutare le piccole imprese del territorio ad andare all’estero. Perché, come è stato spiegato nel talk show fiorentino “Dalla terra alla tavola”, perfino il turismo del vino, primato ancora italiano, è insidiato da Canada e Cile. E il nostro Paese non può permettersi di restare indietro, nemmeno di un passo.