COME FU, che tra i Barbari sognanti e gli Ultimi poeti guerrieri, arrivarono i Baluba. Ultima polemica in casa Lega. Viaggia via etere, sulla nordica Radio Padania. Il bersaglio è sempre lui, Roberto Maroni. I mandanti? Ignoti. Certo che qualcuno telefona al rovente filo diretto e sbotta: Bobo ci ha offeso.
GIÀ, secondo qualche padano oltranzista (o cerchista?), lunedì sera l’ex ministro dell’Interno, attesissimo sul palco a Senago per il primo duetto pubblico con il suo pupillo Matteo Salvini, avrebbe oltraggiato i militanti dicendo che quelli con elmo vichingo e parrucche verdi sono dei Baluba. Ma è davvero possibile, che la Lega in maglioncino blu inaugurata dal Maroni style possa ripudiare pubblicamente lo stile lumbard della prima ora? «Ci scommetto che non è così» frena Leo Siegel che conduce in radio. Ed ecco che infatti arrivano, a pioggia, le difese. «Maroni non ci ha dato dei Baluba, ha detto che gli altri, vedevano i leghisti della prima ora che indossavano le corna vichinghe e impugnavano lo spadone, come dei Baluba». E così, nessuna offesa per nessuno. Anche perché, è storia, c’è stato chi ha organizzato dei «Curs de Lumbard per baluba», che sono poi, tradotto, quelli considerati né arte né parte. O quelli che attaccano ad arte…