C’È un nuovo indignado in piazza. È don Antonio Mazzi, sacerdote da sempre in trincea, al fianco di chi soffre, dei ragazzi schiavi della droga, lo sguardo teso oltre l’altare, al riscatto anche sociale. Sabato 24 dicembre alle due e mezza del pomeriggio Messa accanto alla Stazione Centrale. In una infreddolita piazza IV Novembre non siamo in molti. È indaffarata Milano, si preparano regali e cenoni. Ma c’è chi pensa agli ultimi. Mario Furlan e i suoi City Angels da molti anni ormai celebrano una Messa e portano doni ai senzatetto. Quello alla Centrale è uno dei momenti più veri della solidarietà. Arriva anche la madrina dei baschi blu, Daniela Javarone, con un’auto carica di regali. E poi c’è lui, don Mazzi, spirito indomito, che ne approfitta per fare la sua personalissima predica di Natale.
Non è soft. «Non so, certo il Signore guarderà su tutto. Ma deve guardare più qui che questa sera in cattedrale. Perché qui c’è la sofferenza vera. In Duomo ci saranno bravi cattolici certo, ma molti hanno due padroni, e invece un bravo cattolico deve avere un padrone solo».

È UN ATTACCO politico, uno di quelli non troppo amati da certa politica. Che punta il dito su una piaga della buona società milanese, quella del caro-affitti. «Non è possibile — tuona il don — che in questa città si paghino questi affitti esorbitanti. Anche il Comune, questa giunta che si è insediata da poco, cominci a dare un segno di buona volontà e dimezzi gli affitti. E poi ci sono i cattolici, quelli che vanno in Chiesa la domenica, ma chiedono prezzi assurdi. Io non posso immaginare che qualcuno possegga decine di appartamenti e faccia pagare queste cifre, studenti che sborsano 350 euro a testa per stare in quattro in una casa di 50 metri quadri. Ma questi sono cattolici e vengono in Chiesa la domenica? Io mi vergogno. Questi sono i veri peccati, non i peccatucci che si dicono in confessione». Predica da applausi, che ha seguito l’appello di Mario Furlan, agli stranieri, a denunciare appunto gli affitti in nero a cifre di strozzinaggio che spesso, troppo spesso, sono obbligati a pagare. Fa freddo, ma prediche e momenti come questi, scaldano il cuore.