Addio Daniza, sacrificata perché c’è chi non sa che non bisogna avvicinare le mamme con i loro cuccioli. Addio perché un’amministrazione furbetta ha pensato che nessuno avrebbe fatto caso a quella dose eccessiva di anestetico. In fondo eri rea di aver fatto un graffietto a un cercatore di funghi. Crimine orrendo…
Sulla categoria dei “fungiatt”, molto diffusa nel Nord Italia, avrei molto da dire. Ogni domenica ne muoiono un paio. Non vittima di aggressioni di belve feroci, ma perché scivolano su sentieri impervi, o si perdono. Ma comprare i funghi in negozio, così si ha anche la sicurezza che non siano tossici o velenosi, non sarebbe meglio? Cercatori di funghi a parte, i soprusi che l’umanità sta perpetrando ai danni della natura hanno un prezzo. In Italia lo stiamo già pagando, altissimo. Torrenti che straripano oltrepassando argini posti male, fiumi che si vendicano del cemento abusivo, acque torrenziali che devastano insediamenti costruiti dove mai si sarebbe dovuto e potuto costruire. Per lo stesso Lambro, era previsto un piano di esondazione. E i suoi argini non possono essere cementificati perché in caso di alluvione l’ acqua deve poter uscire ed essere assorbita dal terreno, altrimenti, come nel caso del Seveso, la città e’ a rischio. E la comunità di don Mazzi andrebbe spostata.
Si pensa di sistemare sempre tutto con i condoni, ma la natura non condona e non perdona. Il verde acido del Po inquinato, le schiume chimiche che ribollono in mari e corsi d’acqua, il piombo della ex Montedison che da anni avvelena l’Adriatico, il mio bell’Adriatico, dove da piccola trovavo le stelle e perfino i cavallucci marini, e che ora ristagna, nel suo marrone malato di alghe e tristezza. E poi fingiamo di voler salvare la natura, monitoriamo l’orsa Daniza con un bel collare, dichiariamo di volerla libera nel suo habitat. Ma la sua natura di madre non collimava con le esigenze di chi pensa di poter spadroneggiare nei boschi, mettendo trappole, portando doppiette che abbattono innocui uccellini, e anche esponendosi a rischi assurdi e inutili, che sia per cercar funghi o chissà cosa.
Se è vero, come ha scritto Gandhi, che “la grandezza e il progresso morale di una nazione si giudicare dal modo in cui tratta gli animali”, noi ci siamo dimostrati, ancora una volta, infinitamente piccoli.