L’AUTOGOL di Trump fu vero autogol? Proprio nel giorno in cui Hillary Clinton ha preso il largo tra i democratici, dominando le primarie in South Carolina, Donald Trump, in corsa per i repubblicani, è scivolato sulla buccia di banana di Mussolini. Ha, infatti, twittato una frase “Meglio vivere un giorno da leoni che cento da pecora” attribuita al duce. Apriti cielo! Sulla testa del tycoon americano si sono addensati fulmini e saette che si sono moltiplicati quando il miliardario non ha fatto marcia indietro confermando quanto aveva scritto. Donald come Benito? Le polemiche si sono infiammate e gli indici di gradimento di colui che si propone come possibile successore di Obama sono precipitati. Il problema è che, tranne un paio di acuti osservatori, nessuno si è accorto che quella frase attribuita a Mussolini non è di Mussolini. Il duce l’ha solo presa in prestito (facendo pure coniare due monete con il motto) come ha, peraltro, fatto anche con altri slogan ad effetto. A scriverla per la prima volta è stato, infatti, tale Ignazio Pisciotta che non c’entra nulla con il luogotenente di Salvatore Giuliano. Il nostro Pisciotta era un ufficiale dei bersaglieri, poi pluridecorato, che, pur essendo mutilato di guerra alla mano destra, vergò con la sinistra la famosa frase sui muri diroccati durante la resistenza sul Piave nella Prima guerra mondiale. A lui è dedicato oggi il Museo storico della sua Matera che è appena stata designata capitale europea della cultura. Oltre ai famosi Sassi, non sarebbe male visitare il museo della città. E se, per caso, dovesse vincere le presidenziali, anche Trump dovrebbe fare un salto in Basilicata. Per non sentirsi davvero pecora. [email protected]