Ok, sono i giorni di Sanremo. E Sanremo val bene almeno un paio di polemiche. Magari sul nulla. Ma stavolta forse si è esagerato un po’. Anche perché i Subsonica andarono al festival quindici anni fa con “Tutti i miei sbagli” che ora in qualche maniera sembrano rivendicare come musa ispiratrice della colonna sonora dell’ultimo film di Quentin Tarantino, firmata da Ennio Morricone. Quattro note, le prime quattro sono uguali. Ma il lavoro di Morricone è datato 1982 ed era già stato pensato all’epoca per un altro film “La Cosa” di Carpenter. “Cose avanzate”, aveva detto il Maestro in un’intervista a Rolling Stone, rimiscelate per Tarantino. In tutta questa polemica che probabilmente si spegnerà nell’arco di altre ventiquattro ore, i Subsonica non parlano di plagio. Avrebbero dovuto avere un bel coraggio tra l’altro. Ma è la civetteria della band – non richiesta in questo caso – che ha scatenato i commenti contro il gruppo piemontese. Sicuramente avrebbero fatto meglio a restare in silenzio. Forse avrebbero potuto giocarsela meglio con l’italiano. Quelle “felici coincidenze”, cui fanno cenno quando parlano delle quattro note in comune tra la loro canzone e la composizione di Morricone, suona davvero come un “dico o non dico” che dà l’innesco a evitabili speculazioni. Anche se non ci avessero ricordato le affinità tra i due brani, non l’avremmo comunque dimenticata “Tutti i miei sbagli”.