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Firenze, 13 ottobre 2016  Articolo pubblicato su “La Nazione” di oggi.

Celebrazioni
Carlo Betocchi, il trentennale

Trent’anni ci separano dalla scomparsa di Carlo Betocchi, poeta tra i massimi del Parnaso italiano novecentesco, per quanto tuttora in attesa, presso pubblico e critica, di un riconoscimento pari ai suoi meriti e alla sua rilevanza storiografica. Ma Firenze, grazie al Centro Studi e Ricerche a lui intitolato e grazie al Gabinetto G.P. Vieusseux depositario delle sue carte, non ha mancato di ricordare l’anniversario, a partire da un’iniziativa in onore tenuta con puntuale esattezza sui tempi il 25 maggio scorso.

Secondo momento celebrativo, quello di oggi, alla Sala Ferri in Palazzo Strozzi: “Una giornata per Carlo Betocchi”, come recita il titolo della manifestazione, con inizio alle ore 10. Ai saluti di Alba Donati e Antonia Ida Fontana e all’intervento musicale del violoncellista Aram Khacheh, farà seguito il documentario di Sauro Albisani dedicato alla vita e all’opera del poeta fiorentino. Seguirà nel pomeriggio, dalle 15,30, un denso convegno presieduto da Anna Dolfi e coordinato da Maria Carla Papini. Tema dell’incontro, il rapporto intercorso tra Betocchi e gli scrittori di cui fu amico. Si parlerà così, oltre che di Betocchi, di Giuseppe Ungaretti (relatrice Eleonora Lima), Mario Luzi (Marco Menicacci), Antonio Pizzuto (Teresa Spignoli) e Margherita Dalmati (Sara Moran). Ma si affronteranno anche argomenti legati alla prosa toscana e alla cultura salentina (rispettivamente Michela Baldini e Dario Collini).

Previsto infine per il mese prossimo un terzo ed ultimo momento commemorativo: la serata di consegna dell’ambito “Premio internazionale Carlo Betocchi-Città di Firenze”, giunto quest’anno alla sua quindicesima edizione.

Marco Marchi

Così come ormai sono

Così come ormai sono
quasi niente divento,
se non qualche dolore
qualche delirio spento,

tal quale una fiammella
al vento, di candela,
quale pone alla Vergine
chi nel suo poco spera

e tra sé molto esige
dallo sperar che umilia:
di quisquilia in quisquilia
sono un uomo che muore.

Carlo Betocchi

(da Poesie del Sabato)

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