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Firenze, 19 luglio 2022

Ninnananna

Oltre il lontano delle cupe pianure
mi eleva la mia stella nel tuo sangue fervente.
Non piú allo strazio da noi due provato
si arrovella, lei che lieve riposa nel crepuscolo.

Come ti adagerà, tesoro, e cullerà,
sí che l’anima sua coroni il canto?
Mai, dov’è sogno e amanti giacciono,
un silenzio è suonato cosí strano.

Ora che solo ciglia delimitano le ore,
si palesa la vita dell’oscurità.
Amata, chiudi gli occhi, quanto splendono.
Mondo nient’altro sia che la tua bocca fulgida.

(traduzione di Dario Borso)

Schlaflied

Über die Ferne der finsteren Fluren
hebt mich mein Stern in dein schwärmendes Blut.
Nicht mehr am Weh, das wir beide erfuhren,
rätselt, der leicht in der Dämmerung ruht.

Wie soll er, Süße, dich betten und wiegen,
daß seine Seele das Schlummerlied krönt?
Nirgends, wo Traum ist und Liebende liegen,
hat je ein Schweigen so seltsam getönt.

Nun, wenn nur Wimpern die Stunden begrenzen,
tut sich das Leben des Dunkelheit kund.
Schließe, Geliebte, die Augen, die glänzen.
Nichts mehr sei Welt als dein schimmernder Mund.

Paul Celan

(da La sabbia delle urne)