VEDI I VIDEO “I fiori vengono in dono e poi si dilatano” e “Mio angelo, io non seppi mai quale angelo fosti” , Amelia Rosselli ricorda e si racconta: Carmelo Bene, Pasternak e i russi , L’assillo è rima , Versi da “Variazioni belliche” , … e da “La libellula”

Firenze, 22 settembre 2016

I fiori vengono in dono e poi si dilatano

I fiori vengono in dono e poi si dilatano
una sorveglianza acuta li silenzia

non stancarsi mai dei doni.

Il mondo è un dente strappato
non chiedetemi perché
io oggi abbia tanti anni
la pioggia è sterile.

Puntando ai semi distrutti
eri l’unione appassita che cercavo
rubare il cuore d’un altro per poi servirsene.

La speranza è un danno forse definitivo
le monete risuonano crude nel marmo
della mano.

Convincevo il mostro ad appartarsi
nelle stanze pulite d’un albergo immaginario
v’erano nei boschi piccole vipere imbalsamate.

Mi truccai a prete della poesia
ma ero morta alla vita
le viscere che si perdono
in un tafferuglio
ne muori spazzato via dalla scienza.

Il mondo è sottile e piano:
pochi elefanti vi girano, ottusi.

Amelia Rosselli

(da Documento, 1966-1973)

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