La situazione è grave, ma non è seria. Con un governo in equilibrio precario, un partito (democratico) che — dopo essere riuscito a perdere le elezioni e silurare Marini e Prodi — è diviso in tante parti quanto sono le teste, il paese in agonia economica, un gruppo di deputati del Pd di cosa si occupa? Del Monopoly. Della nuova versione del Monopoly. Copia e incolla dall’agenzia:
(AGI) – Roma, 22 ago. – Niente piu’ Parco della Vittoria e Viale dei Giardini, ma semmai Wall Street: lo storico Monopoly passa dagli investimenti immobiliari alle speculazioni in borsa e senza nemmeno il carcere per gli squali alla Gordon Gekko. Una rivoluzione culturale che ha fatto insorgere un gruppo di deputati del Pd, per la maggior parte renziani, tanto da convincerli a prevedere carta e penna e scrivere all’ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, da poco e’ stato nominato John R. Phillips, per chiedergli un intervento di Washington.
“In questi giorni, contraddicendo la chiave etica del presidente Obama, l’azienda statunitense Hasbro starebbe per lanciare la nuova versione dello storico gioco da tavolo ‘Monopoly’. Stavolta pero’ le tradizionali proprieta’ immobiliari sono sostituite da pacchetti azionari di grandi multinazionali. Si passa dall’acquisto di immobili alla speculazione in Borsa e inoltre, novita’ decisamente preoccupante, sarebbe stata abolita la casella della ‘prigione’”, hanno premesso nella lettera Michele Anzaldi, Marina Berlinghieri, Matteo Biffoni, Luigi Bobba, Lorenza
Bonaccorsi, Federico Gelli ed Ernesto Magorno. (AGI)
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“Mentre la Casa Bianca, con realismo e saggezza, pone l’accento contro le frodi dei titoli e gli abusi degli strumenti finanziari, il ‘Monopoly’, gioco che da generazioni alfabetizza i giovani sui meccanismi del liberto mercato, torna a esaltare la turbo economia che ha aperto la crisi finanziaria 2008, con il messaggio diseducativo che, in caso di violazione delle regole, non si viene neanche puniti. Contrariamente a quanto accade in realta’ negli Usa dove l’illecito in Borsa e’ punito anche con il carcere”, hanno ricordato i parlamentari del Partito democratico.
“Per noi gli Stati Uniti rappresentano il faro sulle tutele ai consumatori e spesso il nostro Paese ha seguito gli Usa su battaglie sociali a protezione dei cittadini. Percio’ ci permettiamo di chiederle se non sia il caso di valutare eventuali provvedimenti delle autorita’ competenti o comunque una posizione critica sul nuovo Monopoly, gioco distribuito in tutto il mondo e quindi anche in Italia”, si chiude la missiva.
(AGI)

Incommentabile.