AI WEIWEI = voto 9 La sua versione di ‘Gangnam style’ è un must: completo nero e camicia fucsia flou, il dissidente cinese si scatena nel cortile di casa sulle note del rapper sud coreano Psy. Subito censurato: alle autorità di Pechino non sono piaciute le manette che fa roteare a ritmo di musica. Il popolo di Youtube invece apprezza.

IRON MAN 3 = voto 8 Il film uscirà in primavera, il trailer ufficiale è super-cliccato e fa crescere l’appetito dei fans. Che hanno ancora oltre cinque mesi davanti prima di scoprire se è l’uomo che fa l’armatura o è l’armatura che fa l’uomo.

KESHA = voto 6 La trovata del marketing funziona: “Rip Kesha” fa prendere un colpo a milioni di fans. Eppure la cantante non è morta, ha solo pubblicato un nuovo singolo con questo titolo. Di certo ha attirato l’attenzione, speriamo per lei che non abbia chiamato anche la jella.

LA JUVENTUS = voto 5 Non si vince in trasferta dopo un gol annullato ai padroni di casa senza finire in mezzo all’occhio del web-ciclone. Ma i fischi (anche quelli virtuali) passano, i punti in classifica restano.

SILVIO BERLUSCONI = voto 5 Sull’hashtag #ancoratu (sottinteso: ma non dovevamo vederci più?cit. Lucio Battisti) non tramonta il sole. Tweet-battute cattivissime: di sicuro qualche comico le riciclerà a breve.

BARACK OBAMA = voto 4 Scivolone su uno spot online: «La tua prima volta non dovrebbe essere con chiunque. Vuoi che sia con un gran bel tipo». Anche se si chiarisce subito che si sta parlando di politica, i repubblicani attaccano: «Cattivo gusto, insulto alle donne viste come macchine da sesso». E hanno ragione.

PAUL CEGLIA = voto 2 Ha addirittura falsificato la firma di Mark Zuckerberg, l’a.d. di Facebook, per cercare di impossessarsi del 50% della social network. Tentativo di truffa finito malissimo: è stato arrestato per frode.

(Pubblicato su Qn – il Resto del Carlino – La Nazione –  Il Giorno il 29 ottobre 2012)

Twitter @FrancaFerriRdC