“L’ho letto su Facebook”: una frase che ha sostituito i precedenti: “L’ho letto su internet” (troppo generico), “L’ha detto la tv” (che fa tanto XX°secolo e non nuovo millennio) e l’ormai vetusto “L’ho sentito per radio”.

Possiamo aprire un dibattito su come il segno dei tempi passi per questo cambio di fonti di informazioni ritenute autorevoli. Però oggi voglio tediarvi sottolineando che “L’ho letto su Fb” non è sinonimo di verità assoluta, anzi espone al rischio esponenziale di cadere in bufale sempre più clamorose. O meglio: in tantissimi possono raccontare bugie, sciocchezze, falsità, mostruosità varie su internet, in tv, sui giornali, per radio, ma Fb amplifica le possibilità di credere a cuor leggero e senza un minimo di coscienza critica a leggende urbane che si autoalimentano senza controllo: ce lo dice un ‘amico’, e quindi siamo portati a dare credito a quel che leggiamo.

Tutto questo preambolo per parlare della ‘verità nascosta (e catastrofica) sulla Grecia’, che circola su Fb, per l’appunto da un paio di giorni. Ecco cosa succede: Prima o poi qualcuno dei vostri amici posta questo e un altro amico rinforza con questo

Scenari apocalittici, che si riassumono in un titolo: “La Grecia è crollata definitivamente, Amnesty denuncia il governo di Atene“. Immancabile, il complotto mediatico internazionale che vuole tenere nascoste queste scottanti verità (come se la rivoluzione iraniana e la primavera araba non avessero insegnato che online tutto si ferma, tranne il racconto della rivoluzione, soprattutto su Twitter).

Poi al bar incontri qualcuno che non ‘vedi’ su Fb, e che ti chiede: “Tu che fai la giornalista, mi dici se in Grecia la situazione è così grave come dice Facebook? volevo andarci in vacanza questa estate, ma se è così…”. Non è che ho amici cretini: è gente normale che ha quasi abolito la tv, legge solo i titoli dei giornali ma sta su internet 14 ore al giorno.

Tocca per forza capirci di più, anche solo per difendere la categoria professionale a cui appartengo. Faccio un giro su qualche sito di contronformazione, e non trovo niente. Ma, per magia, su Fb qualcun altro posta questa due articoli 1/ e 2/ che rimanda alla verità ufficiale di Amnesty (ammetto, questo era facile da trovare, bastava una ricerca semplicissima).

Morale: la Grecia è sì alla canna del gas, ma come lo è da mesi. Gli scenari apocalittici sono sfuggiti alla verità di Twitter, dei giornalisti greci e dei corrispondenti esteri, per il semplice motivo che non ci sono. Su Facebook gira l’ennesima leggenda metropolitana, con un fondo di verità amplificato a dismisura. Domattina torno al bar e spiego al mio amico che quel che gira su Fb è da prendere con le molle. Vacanza in Grecia? perché no?