In fondo, è solo una scorciatoia: l’annunciato tasto ‘Ask’ che di Facebook permetterà di chiedere lo stato sentimentale a chi non l’ha indicato. Ovvero: come non perdere tempo a corteggiare chi è già impegnato.

Non parliamo di privacy a rischio, per favore: Facebook (ma anche Google, Microsoft, e migliaia di altri siti) sanno di noi più cose di quel che vorremmo. Ad esempio: provate a cercare un albergo in una qualsiasi località del mondo: nei giorni successivi vi compariranno ‘magicamente’ offerte per tanti hotel in questa città. Fate una ricerca sul mal di denti: stesso bombardamento con dentisti e cliniche dentali.
Se su Facebook non ho indicato il mio stato sentimentale, son fatti miei. Se qualcuno me lo chiede direttamente, deciderò di volta in volta se e come rispondere. Magari poteva chiederlo nei messaggi privati anche senza il pulsante dedicato (visto che sarà una funzionalità riservata a chi è già fra gli amici, non agli sconosciuti). Come approccio mi sembra un po’ più garbato anche se fa ‘perdere’ qualche secondo in più: ma almeno 5 minuti, questi corteggiamenti virtuali, vogliamo farli durare?

 

PS = Conosco qualcuno su Facebook ha trovato – veramente – l’anima gemella… anche senza il tasto ‘Ask’.