NON PASSA un mese di questi nostri anni, senza che non ci cada addosso un video girato segretamente dalle forze dell’ordine in una scuola materna o in un asilo. E ognuno di questi filmati attesta inequivocabilmente come certe finte educatrici sfoghino la peggiore violenza su vittime innocentissime. E ogni volta a ripeterci che bisogna fare qualcosa, che non si può sopportare simili violenze. Vogliamo smetterla, per favore… Lettera firmata, Milano

 UN BAMBINO spogliato e tenuto con la testa sotto l’acqua corrente, un altro legato e trascinato come (neanche) un cane al guinzaglio come punizione per aver fatto pipì dove e quando non avrebbe dovuto. Ma anche insulti e aggressioni fisiche, a volte riprese grazie al lavoro della polizia, altre volte raccontate dai bambini e sospettate dai genitori che hanno riscontrato comportamenti strani da parte dei piccoli. Secondo le associazioni in difesa dell’infanzia, in Italia si fa troppo poco per prevenire gli abusi. In molti nidi e materne non ci sono controlli sulla tenuta emotiva dei docenti. Quando si arriva poi a condannare un educatore, l’interdizione dai pubblici uffici è a discrezione del giudice. E anche se viene prevista, dopo qualche anno si può tornare in aula o farsi trasferire. Insomma, per le maestre delle mostruosità, il garantismo è assicurato. Allora bisognerà che la scuola cominci a verificare, tramite visite accurate, la bontà del personale adibito alla cura e alla formazione dei più piccoli. [email protected]