Bruxelles ha già dato via libera al cioccolato senza cacao, al vino senza uva e alla carne annacquata. Ora sulle nostre tavole potrebbe arrivare anche formaggio senza latte. Bruxelles ha deciso che dobbiamo permettere anche noi la produzione del formaggio «zero latte». E per raggiungere questo bel risultato la Commissione Ue si è presa il disturbo di mandarci una lettera ufficiale di messa in mora per infrazione. Ecco qui l’Europa…
Francesca Locatelli, Milano

La denuncia arriva dalla Coldiretti secondo la quale l’Europa, così indecisa di fronte a emergenze storiche come l’emigrazione, è pronta ad assecondare le lobby che vogliono costringerci ad abbassare gli standard qualitativi dei nostri prodotti alimentari. In origine, il prodotto era stato proposto come un valido sostituto del formaggio, creato per i vegani e per quanti sono allergici al lattosio. Peccato però che, andando oltre, l’azienda ha ritenuto interessante sottolineare l’assoluta somiglianza e sostituibilità del vero formaggio filante. Insomma, dopo il latte con la fibra, dopo i formaggi fusi con formaggi scaduti, dopo le cagliate congelate, dopo le colture Ogm che secondo il principio di eguaglianza sostanziale sono eguali alle colture non Ogm, il formaggio senza latte ci sta benone. Difficile non vedere nelle ultime decisione Ue un deliberato interesse – nella migliore delle ipotesi – all’abbassamento della qualità del cibo. Nell’Unione dei rigore dei conti vincono trucchi ed inganni. D’ora in poi ci toccherà interrogare il pizzaiolo per sapere cosa metterà sulla pizza…
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