Avete idea di cosa rappresenti l’anoressia e il cibo per un’anoressica? Pensate di risolvere la questione con una legge che obbliga al nutrimento? Già in casi gravi si opera in tal senso, non si fa nel resto dei casi per via delle implicazioni di tipo psicologico e le immediate ripercussioni a livello fisico della persona. Sì alla psicoterapia, aiutiamo a diffondere l’idea che avere bisogno di supporto psicologico non sia una debolezza. Poi pensiamo al cibo.
Mariastella, il giorno. it

Tso per i casi più gravi e cure obbligatorie e gratuite gestite da équipe mediche specializzate negli ospedali pubblici: questo il contenuto della proposta di legge per combattere l’anoressia presentata dalla deputata Pd Sara Moretto. Obiettivo: salvare le vite di chi quotidianamente combatte con questo male. Le persone con questa patologia hanno infatti una mortalità tra le 5 e le 10 volte maggiore dei loro coetanei e spesso il problema viene individuato troppo tardi. La diagnosi precoce non è sempre possibile, visto che i pazienti “nascondono” a lungo i problemi legati al cibo e spesso, quando si interviene, il male è oramai cronico. Ecco perché la proposta di legge (contestatissima, peraltro) ha tra i suoi primi punti quello delle cure obbligatorie. Perché la bulimia e l’anoressia sono sì disturbi psichiatrici, ma non c’è al momento una norma che obbliga i maggiorenni ad accettare la nutrizione obbligatoria. Però prima del Tso bisognerebbe aiutare le ragazze a ritrovarsi: non si può mangiare per forza e non si può vivere per forza. O per legge.
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