Benedizione a scuola negata. Succede questa volta a Varese in una scuola elementare. E ogni anno in concomitanza del Natale scoppia la bufera. Possibile che non si riesca a uscire dai soliti schemi e dalle consuete inutili prese di posizione? In fondo, basterebbe solo un po’ di buonsenso. Il rispetto è fondamentale, ma deve essere reciproco.
Clizia da Como, ilgiorno.it

IN UNA SCUOLA varesotta, dunque, la preside ha impedito la benedizione cristiana degli alunni. Il motivo? Sempre quello: tolleranza, pari dignità fra tutte le religioni, e via dicendo. Secondo i professori, la benedizione cristiano/cattolica non s’ha da fare per non offendere gli alunni delle altre religioni, come se una benedizione possa davvero offendere qualcuno. All’elementare «Medea» sembrano avere un concetto tutto loro di tolleranza: per considerare le religioni sullo stesso piano è necessario cancellare la propria identità e anche gli usi e i costumi della società italiana. La tendenza, dunque, è livellare, è annullare le differenze e rendere la nostra società insipida: né carne né pesce, ma un miscuglio etnico dove ci sta tutto e il contrario di tutto. Un pastone sociale senza sapore. Siamo sicuri che è quello che cercano gli studenti?
[email protected]