Sono mesi ormai che a Milano si parla del futuro sindaco: le forze politiche si stanno misurando sul modello di metropoli che vorranno mettere in pratica una volta eletti. Aspettiamoci fino alla fine un duello fra i due maggiori candidati, perché i sondaggi ci dicono che il divario fra i due non è incolmabile. Tutto è ancora in gioco però una cosa non è stata sottolineata: su 10 aspiranti sindaci non c’è una donna. Giovanna Verganti, Milano

NEL CENTRODESTRA (quando era cominciata la caccia al candidato) c’era chi aveva proposto un gruppo di nomi tutti al femminile da lanciare nell’agone elettorale. Poi non se ne è fatto nulla lì come nel centrosinistra (per non parlare della imbarazzante vicenda della candidatura abortita della pentastellata Bedori). Così nella città più avanti del Paese non si può non notare un deciso passo indietro nella battaglia sulle pari opportunità. Peccato perché nell’Italia del 2016 non dovrebbero essere più pensabili operazioni verticistiche. Se davvero si tratta di politica (e quella amministrativa lo è, eccome), i veterani dovrebbero avere la generosità di mettere a disposizione la propria esperienza, senza pretendere la prima fila. Assistiamo invece a un libero gioco di narcisismi maschili. E pensare che, quando si tratta di chiedere il voto, l’elettorato femminile è sempre molto corteggiato… [email protected]